Politica - 28 aprile 2022, 09:15

Fratelli d’Italia e l’astensione: «Non è una spaccatura, ma noi siamo per interventi più concreti»

Massimiliano Nardi, presidente del circolo cittadino, spiega la posizione del partito sul fondo per mitigare gli aumenti Tari proposto dal resto della maggioranza e votato anche dal sindaco: «Va bene l’intenzione, ma per noi occorre qualcosa di più concreto e strutturato»

All’asse composto da Lega, Forza Italia e Lista civica Antonelli sulla creazione di un fondo per “mitigare” gli aumenti Tari per le imprese non si è unita Fratelli d’Italia. I meloniani bustocchi non hanno sottoscritto l’emendamento e i due consiglieri comunali presenti (Luca Folegani e Paolo Geminiani) si sono astenuti al momento del voto. A differenza dell’esponente di spicco del partito, il sindaco Emanuele Antonelli, che ha invece espresso parere favorevole (leggi qui).

Il documento complessivo è stato poi votato dall’intera maggioranza, ma rimane questa “macchia” sulla compattezza del centrodestra.
«Non è una spaccatura, semplicemente avremmo voluto qualcosa di più concreto», è la puntualizzazione del presidente del circolo cittadino di Fratelli d’Italia Massimiliano Nardi.

«L’idea di base è buona – dice a proposito dell’emendamento relativo al fondo –. Se si cerca di fare qualcosa in più, siamo d’accordo. Noi però siamo per fare qualcosa di concreto. Non era necessaria una votazione in questa seduta: si poteva prendere più tempo per studiare e armonizzare meglio una soluzione per il prossimo Consiglio, andando magari a prevedere delle proposte migliorative in senso generale».

«Il problema che ci siamo posti noi è proprio questo: perché dobbiamo fare una corsa su una cosa che non è certa?», afferma in riferimento al “contenuto” del fondo. Che Matteo Sabba, una dei principali promotori dell’iniziativa insieme al “collega di civica” Marco Lanza, aveva definito nel corso dell’assise «un punto di inizio, uno strumento che può essere rimpinguato da azioni governative o eventuali avanzi di amministrazione».
«Va bene l’intenzione, però cerchiamo di fare qualcosa di più concreto e strutturato. Questo è il senso dell’astensione. Non è sbagliato l’emendamento in sé, ma la modalità della presentazione e anche un po’ come è scritto: se li trovo ce li metto. Era già stato dichiarato».

Il voto di Antonelli “in dissenso” dal partito fa notizia. «Noi abbiamo deciso di astenerci per i motivi che ho spiegato – afferma Nardi –. Il sindaco, anche nel non perfezionismo di questa cosa, ha preferito fare un’altra scelta. Non c’è problema, non è una spaccatura o una non condivisione. Noi come partito abbiamo detto che siamo propensi a discutere una volta in più pur di tirare fuori qualcosa di più concreto».

Vedremo se ci saranno strascichi. Intanto, durante il Consiglio, Sabba ha già pungolato lo stesso Nardi per la scelta del suo partito di non votare l’emendamento per poi esprimersi a favore della delibera emendata. Più tardi, durante il dibattito sulle case Aler ai profughi ucraini, ha affermato sibillino che «avevo già sollevato il tema in passato e questo probabilmente ha fatto scaturire l’interrogazione di Fratelli d’Italia».
«Non capisco certe dichiarazioni da parte di un presidente di commissione che ha ricevuto in primis l’interrogazione. La sua uscita è successiva. Forse si dovrebbe lavorare di più per l’armonia del gruppo ed evitare personalismi».

R.C.