Videogallery - 26 aprile 2022, 19:38

Claudio Milanese, non solo un grande imprenditore: «Sport e cibo raccontano il territorio» (VIDEO)

Il titolare di Econord, grande appassionato di calcio e patron della Solbiatese, parteciperà ad Alpi Food, l’appuntamento del prossimo 7 maggio a Daverio che radunerà le eccellenze dell'arco alpino in vista delle olimpiadi Milano-Cortina: «Sono innamorato di questo territorio e non mi stancherò mai di valorizzarlo»

Claudio Milanese ha da poco festeggiato la promozione della “sua” Solbiatese in Eccellenza. L’imprenditore varesino nel settore ecologico è sempre stato un grande appassionato di sport oltre che un sostenitore di tutte le iniziative che possono fare del bene al nostro territorio. In molti lo ricordano anche al timone del Varese Football Club, quando arrivò dalla D ai playoff per la B (persi nella “fatal” Cittadella). Ma i successi più belli in biancorosso sono stati la conquista delle Coppe Italia di D e C a inizio anni Novanta.

Ci sarà anche lui al convegno del 7 maggio a Daverio “Alpi Food-Le eccellenze dell’arco alpino verso Milano-Cortina 2026”, l'appuntamento che radunerà le eccellenze dell'arco alpino e a cui saranno presenti, tra gli altri, i presidenti di Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli e Valle d'Aosta, oltre al ministro Giancarlo Giorgetti, imprenditori, dirigenti di alcune fra le più importanti imprese del food e rappresentanti di consorzi (leggi QUI). 

Con la sua azienda Milanese è spesso in giro per l’Italia: «Con gli anni ho avuto la conferma che il cibo è uno dei piaceri della vita in termini assoluti, abbiamo la fortuna di essere nati in Italia, dove abbiamo il cibo migliore del sistema solare - dice con sorriso compiaciuto - Anche da noi ci sono tanti piatti e prodotti tipici. Sono di questo territorio, ne sono innamorato e non mi stancherò mai, nei limiti delle mie possibilità, di sostenere qualsiasi iniziativa che ad esso possa fare del bene. Alpi Food e le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 sono un binomio che porterà a riscoprire la propria identità anche a chi qui vive».

Vito Romaniello