Un Palio di Legnano al gran completo, come prima e se possibile più di prima. Perché se ieri era il 25 Aprile, e quindi l'anniversario della Liberazione, «la battaglia di Legnano - ha detto la presidente della Fondazione Mariapia Garavaglia - ricorda la logica, la cultura, la produzione dell'autonomia dei Comuni».
Ecco perché - ha detto all'inizio della presentazione oggi a Palazzo Malinverni con tutti i protagonisti schierati e pronti per oltre un mese di appuntamenti fino e anche oltre il 29 maggio - «dobbiamo divulgarlo e farlo diventare ancora più importante per Legnano, la Lombardia, il Paese».
La data crea emozione, perché quella domenica coincide con il giorno esatto in cui nel 1176 avvenne la battaglia contro Federico Barbarossa. Ma alle spalle ci sono gli anni della pandemia, quell'assaggio lo scorso settembre, spinto dalla voglia di cominciare a tornare alla normalità.
Adesso sarà al completo, con giorni intensi, a partire dai Manieri aperti domenica primo maggio. E in realtà preceduti da tanto lavoro delle contrade, che mai si sono fermate.
«È stato un anno in cui era persino faticoso pensarlo, immaginarlo - ha aggiunto Garavaglia, appassionato riflettendo sul primo che vide 60 anni fa - I presenti conoscono bene il Palio. Tutto esige una costruzione prima mentale, poi creativa. Chi vedrà il Palio non sa cosa significhi mettere la sabbia... Chiedo anche a voi un po' di volontarismo nel divulgare il Palio.. . Se è un valore aggiunto, dev'esserci un'alleanza tra tutti noi». Dev'essere orgoglio appunto per Legnano, la Lombardia, l'Italia».
Tre i main sponsor: Bpm, Dolce Gabbana e Confcommercio e tutti coloro che sosterranno la manifestazione.
«Abbiamo ringraziato gli sponsor, ci auguriamo di averne ancora di più e ringraziamo anche le istituzioni, abbiamo invitato i ministri Franceschini e Garavaglia. L'11 faremo una conferenza stampa al Pirellone».
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