Busto Arsizio - 22 aprile 2022, 15:02

Pro Patria, Antonelli: «La politica c’è, ma non può fare molto. Non ho ricevuto chiamate»

«Nessuno sparisce», replica il sindaco alla consigliera del Pd Verga. «Ma serve un imprenditore che abbia la passione del calcio e voglia mettere dei soldi. L’amministrazione c’è, sarà al fianco di chi arriverà, se arriverà, ma io certo non posso obbligare nessuno o fare di più»

«Certo che la politica sta seguendo la vicenda. Ma il nostro potere è molto limitato, serve la volontà di imprenditori seri».
Sono le parole del sindaco Emanuele Antonelli a proposito della situazione della Pro Patria.

Il primo cittadino preferirebbe non dire nulla sull’argomento, ma assicura che «sto seguendo la vicenda. Sono in contatto con Patrizia (Testa, ovviamente, ex numero uno biancoblù e attuale consigliera comunale della sua maggioranza, ndr)». Il presidente Domenico Citarella? «L’ho visto allo stadio».

Su queste colonne Valentina Verga del Partito Democratico ha spronato la politica (leggi qui). Ricordando che Testa si era candidata alle elezioni, nella lista civica del sindaco. «Immagino che un certo numero di voti ottenuto dalla maggioranza sia legato al brand Pro Patria. Oggi che ci sono difficoltà, non si può sparire», è l’opinione della consigliera dem.

«Nessuno sparisce – ribatte Antonelli – e poi che cosa vuol dire voti presi per la Pro Patria? Quei voti li ha presi Patrizia, che è conosciuta e stimata. Non sono diventato sindaco per la Pro Patria, non esageriamo».

In ogni caso, nessuno vuole immaginare lo scenario peggiore. «Io non sono stato coinvolto quando Patrizia ha venduto, non conoscevo queste persone. E lei era tranquilla. E comunque non si avvicina nessuno, purtroppo non c’è la coda per la Pro Patria».

Chiamate, perlomeno “concrete”, il sindaco dice non averne ricevute. «E chi è nel mondo del calcio sa benissimo che la Pro Patria è in cerca di acquirenti. Che non si pensi che la politica non si stia interessando – ribadisce –. Non è così, ma il potere della politica in questi casi è limitato. Serve un imprenditore che abbia la passione del calcio e voglia mettere dei soldi. L’amministrazione c’è, sarà al fianco di chi arriverà, se arriverà, ma io certo non posso obbligare nessuno o fare di più».

R.C.