Calcio - 14 aprile 2022, 20:12

Pro Patria al lavoro per affrontare il Mantova. Con una rabbia che dovrebbe essere di tutti

I tigrotti stanno facendo il loro dovere, ma non nascondono di essere contrariati per la ciliegina scesa lunedì sulla torta: l'annuncio ufficiale che non ci sarà un prossimo campionato se non arrivano compratori. Sabato potrebbe essere l'ultima partita allo Speroni e la contrarietà di ragazzi e staff dovrebbe essere condivisa e trasformata in sforzi per trovare una soluzione

Mantova-Pro Patria gara d'andata

Se il Mantova ha il colpo di scena - la sostituzione dell'allenatore Galderisi con Lauro, il mister che proprio dopo la partita dell'andata contro la Pro Patria era stato esonerato - i tigrotti hanno la triste conferma: quella di sabato potrebbe essere l'ultima partita allo stadio Speroni. E non solo di questa stagione.

Si stanno preparando seriamente per agguantare la salvezza matematica, anche studiando l'avversaria sabato alle 14.30 e misurandola sia per l'aspetto tecnico (ricordiamo che c'è anche un ex tigrotto come Bruccini ) sia per quello psicologico: parliamo di una squadra, con tre punti meno di noi e una preoccupazione maggiore. A livello calcistico.

I giocatori e lo staff della Pro Patria, però, nella settimana cruciale del campionato, - e lo fanno capire senza remore - hanno visto arrivare quella che vivono come la ciliegina sulla torta. E proprio come la torta preparata, scaldata e servita in questi cinque mesi, è amarissima. L'assemblea societaria in cui si è ufficializzato lo stato delle cose e in cui il presidente Domenico Citarella ha avuto dal consorzio Sgai il mandato di cercare compratori. Altrimenti Sgai non può investire nella Pro, non con i conti bloccati per l'inchiesta giudiziaria. L'avvocato Antonio Muro l'ha detto a chiare lettere lunedì invitando potenziali acquirenti a farsi avanti QUI.  

I tigrotti stanno facendo il loro lavoro. Domani mister Sala con i giornalisti parlerà della partita, di tattica e di atteggiamento, elementi fondamentali per la sfida sul campo. Ma il contesto allo Speroni è quello di una forte contrarietà di fronte a quello che sta accadendo: in queste ore più palpabile che mai. Una contrarietà che dovrebbero avere tutti, assieme alla volontà di fare ciascuno la propria parte per trovare una soluzione: soci, politica, imprenditori e cittadini.  

Da lunedì, la vita della Pro è rimasta appena a un filo, e pure fragile. I tigrotti, anche se feriti, stanno facendo il loro dovere. Uniche realtà pervenute fino a questo momento.

Ma. Lu.


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