Busto Arsizio - 29 marzo 2022, 16:10

“Il silenzio e il canto” di Alessandro Solbiati: al Baff debutta l'opera virtuale

Domenica 3 aprile alle 21 al Campus Reti. Opera pensata e realizzata nel periodo del lockdown, quando «nessuno poteva suonare assieme». La proiezione sarà preceduta da una performance live scritta da Gabriele Tosi con Davide Colavini e tre attori diplomati all'Icma di Busto

Alessandro Solbiati

Musica, immagini e parole saranno protagoniste de “Il silenzio e il canto”, opera virtuale per voci e strumenti firmata dal compositore Alessandro Solbiati. Pensata e realizzata nel periodo del lockdown, l'opera verrà presentata al BA Film Festival domenica 3 aprile alle 21 al Campus Reti (via Giuseppe Mazzini, 11).

Così Alessandro Solbiati: «Cosa può significare “opera virtuale”? Significa che l’ambiente per cui è nata non è un palcoscenico ma Internet, e/o naturalmente qualsiasi schermo. La sua musica è nata trasformando in originale risorsa una dolorosa limitazione imposta dalla pandemia: nessuno poteva suonare assieme, nel 2020, orchestre od Ensemble, e ogni interprete a disposizione, strumentista, soprano e attore, poteva registrare la propria parte solo singolarmente, contando sul successivo montaggio. Ed allora è nata l’idea di moltiplicare le parti in gioco, il soprano è divenuto un irreale coro a otto voci con lo stesso timbro, il flauto è divenuto un gruppo di otto flauti e così via, creando un’orchestra che non può esistere. Tutto questo utilizzando le più moderne tecniche, che permettono ciò che era impossibile anche solo dieci anni fa.

Ma, se è un’opera, che cosa racconta? Racconta il noto mito dell’incontro tra Ulisse e le Sirene preannunciato da Circe, ma attraverso testi tratti da Omero certo, ma anche da Rilke, Kafka, Tennyson, Pascoli e così via: anche i testi sono polifonici, dunque. Ma se è un’opera, e se il suo ambiente di nascita è internet e non la radio, che cosa si vede, ascoltandola? Lo svolgersi del testo, delle voci e dei suoni è stato rivestito e si intreccia con un percorso altrettanto narrativo tra le infinite rappresentazioni pittoriche del mito delle Sirene nel corso dei secoli, indagando ogni immagine, entrando in essa, rendendola “viva” quasi cinematograficamente e intersecando il tutto qua e là con immagini in trasparenza di Circe (il soprano), di Ulisse (l’attore) e di strumenti e mani di strumentisti. “Il silenzio e il canto” è un modo particolarmente sentito di reagire alle impreviste difficoltà dei nostri anni, creando qualcosa prima impensabile o quantomeno impensato».

La proiezione sarà preceduta da una performance live intitolata Delle sirene e del viaggiator Ulisse, scritta da Gabriele Tosi con Davide Colavini, una pièce introduttiva all’opera di Solbiati. Protagonisti insieme a Colavini saranno tre attori diplomati all’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni: Micol Vanni, Alessia Ladispoto e Nicolò Mantovani. Oltre che dall’Istituto Antonioni, la performance è curata anche dal Piccolo Teatro Pratico di Como. La serata è organizzata in collaborazione con BA Classica.

Per assistere è necessario prenotare (QUI).

Sempre domenica, ma al pomeriggio, il Campus Reti aprirà le sue porte per una visita speciale, “Tra arte e innovazione”. Due i turni: dalle 15.30 alle 16.30 o dalle 17 alle 18, con prenotazione sul sito del festival alla pagina Programma 2022 - B. A. Film Festival (baff.it).

Inaugurato nel 2016, Campus Reti nasce dalla riqualificazione dell’ex cotonificio Venzaghi, simbolo dello sviluppo industriale degli anni ‘50 e memoria storica della città di Busto Arsizio. L’intero progetto prevede oltre 20.000 mq di smart building, sostenibili e rispettosi dell’ambiente, che rappresentano il modo di vivere e di lavorare di Reti ma che al tempo stesso mantengono intatta l'identità storica del luogo. L’arte è il filo conduttore che unisce i diversi edifici conducendo i visitatori in un percorso “artistico” in continuo movimento che simboleggia la fluidità della modernità e che invita ad avvicinarsi a diversi linguaggi espressivi perché è così che nascono le idee migliori: dalle diversità si arriva all’inclusione, dal confronto scaturisce l’evoluzione.

Durante questo tour, della durata di un’ora, sarà possibile visitare l’edificio 1 e 2. Una guida presenterà le opere artistiche che compongono la collezione privata dell’Amministratore Delegato Bruno Paneghini per poi proseguire nell’ultimo building, dove l’arte e il design si fondono con la funzionalità degli spazi lavorativi.

«Siamo davvero orgogliosi di prendere parte a una kermesse che in questi anni ha saputo conquistarsi un posto di rilievo nello scenario culturale e cinematografico italiano, oltre a rappresentare un’eccellenza locale - ha dichiarato Bruno Paneghini, Presidente e Amministratore Delegato di Reti SpA, che ospiterà l'evento - Per l’occasione, apriremo le porte del Campus alla cittadinanza e a tutti gli appassionati di cinema, contribuendo così ad allargare i confini della manifestazione e a creare nuove sinergie, sconfinando anche nel campo della videoarte e della musica. Un modo concreto non soltanto per far conoscere la nostra realtà, ma anche per vivere insieme al territorio esperienze inedite che sapranno sicuramente regalarci grandi emozioni».

Redazione