Scuola - 22 marzo 2022, 11:57

La “digital class” mette la didattica e la tecnologia al servizio degli studenti

Nella sede di Gallarate dell'Agenzia Formativa dal prossimo settembre i “primini” avranno in comodato d’uso un notebook per studiare e apprendere a casa e a scuola

Da sinistra: il consigliere provinciale Simone Longhini, la presidente Rosa Ferrazzi e il direttore Salvatore D’Arrigo

Ricostruire i percorsi scolastici in forma digitale o se si preferisce modellizzare alcuni metodi d’informatizzazione delle attività didattiche anche per il futuro. Se solo due anni quest’obiettivo era una strada tutta in salita, ora all'Agenzia Formativa di Gallarate è divenuta realtà. Ne hanno parlato stamattina, 22 marzo, nella sede di via Stragliati il direttore dell'Agenzia Formativa della Provincia di Varese Salvatore D’Arrigo, la presidente Rosa Ferrazzi e il consigliere provinciale Simone Longhini nel corso di una conferenza stampa alla presenza anche di alcuni studenti.

Dunque, due anni fa, la scuola allarmata si è trovata con gli studenti inchiodati nelle case. Docenti e dirigenti hanno dovuto escogitare mezzi per raggiungere i ragazzi. E ora l'Agenzia Formativa di Gallarate fa tesoro di quelle strumentazioni che avevano costretto studenti e docenti ad arrangiarsi. Ma in questi anni tutti si sono affinati e da settembre gli allievi del primo anno della sede di Gallarate avranno a disposizione in comodato gratuito per tre anni un notebook che li agevolerà nello studio e nell’apprendimento sia in classe sia a casa, usando strumenti e smart vicini all’esperienza quotidiana che i ragazzi hanno con la tecnologia.

«Uno strumento didattico-innovativo - ha precisato il direttore D'Arrigo - con l’obiettivo di implementare anche la cultura informatica e tecnologica di allievi e famiglie. Una sfida anche per i docenti che si stanno formando per poter utilizzare queste strumentazioni in tutte le loro potenzialità».

Gli insegnanti possono svolgere le lezioni in una vera e propria “smart class” dotata di connessione internet e schermo multimediale. Questo non significa dequalificare il rapporto docente-studente che resta pur sempre insostituibile, ma «queste nuove tecnologie che vanno ad implementare l’offerta formativa sono fondamentali - come ha fatto notare la presidente - La nostra agenzia, inoltre, tiene in doveroso conto anche la didattica inclusiva. E questo modo di fare lezione è utilissimo anche per gli studenti che presentano bisogni educativi speciali e portatori di disabilità».

Le ha fatto eco Simone Longhini che ha rimarcato come queste strumentazioni siano prioritarie per la didattica inclusiva. «Trovo questo progetto estremamente innovativo, efficace e strategico - ha commentato - Noi crediamo che l’offerta formativa debba restare al passo con i tempi. Questo progetto è nato nella sede di Gallarate, ma ci auguriamo che possa estendersi anche alle altre sedi della provincia di Varese».

E per rimodellizzare alcuni aspetti e metodologie dell’attività didattica sia nei soggetti fruitori sia in quelli promotori è stato costituito un gruppo pilota, capitanato da Gianluigi Manara. «Mi piace introdurre il mio intervento con la frase che “non tutto il male viene per nuocere” - ha esordito il leader project - Già l’8 marzo 2020 noi attuavamo la Dad. È stato un momento importante per dare un segnale che esiste un utilizzo professionalmente mirato di queste tecnologie, che si sono poi sviluppate creando una giusta interazione tra docenti, studenti e anche gli allievi con difficoltà. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutti i soggetti scolastici per conseguire una formazione digitale che è il futuro della formazione». A dare manforte anche i due docenti del progetto Fabio Ramella e Giuseppe Cinalli che, oltre a illustrare la piattaforma, hanno evidenziato l’impegno e la responsabilità assunta dai ragazzi.

Laura Vignati