Busto Arsizio - 21 marzo 2022, 09:19

Successo delle audizioni della Ponchielli

Ieri al Museo del Tessile i giovani si sono esibiti in un concerto che ha ricordato il popolo ucraino

«Un vero e proprio “Trionfo in Musica” grazie all'amore, alla passione, alla voglia e al bisogno, sempre più forte in questi giorni, di trasmettere e di ricevere gioia, serenità, pace. Il tutto si è palesato in un mutuo scambio di infinite emozioni, frizzante energia, contagioso entusiasmo tra i giovani musicisti alla ribalta e dominatori assoluti della scena e il numeroso ed eterogeneo pubblico intervenuto, dai più piccini di due anni agli adolescenti fino agli adulti di varie fasce d'età». E’ molto soddisfatto Antonio Signorello, il presidente de “La Ponchielli”, l’associazione di musica lirica che ieri - 20 marzo - ha organizzato le audizioni per i giovani.

E aggiunge una frase che calza a pennello con il periodo che stiamo vivendo: «Come a significare che la musica e l'arte, mutatis mutandi, si confermano le sole, uniche e leali “armi” di cui l'uomo ha bisogno per poter continuare a conquistare, accomunare, riunire i cuori dei suoi simili, senza necessariamente dover creare distanze o addirittura barriere tra le nazioni, i popoli e gli uomini di tutto il mondo».

Gli ha fatto eco il segretario dell'associazione Francesco Rumi che prima di dar voce e suono al programma musicale ha ricordato le parole pronunciate dal Maestro Riccardo Muti a Chicago, poco prima del concerto della Nona Sinfonia di Beethoven: «Il palco dal quale suoniamo non dovrebbe mai essere il posto per annunci o affermazioni politiche - ha esordito Muti rivolgendosi alla platea - Noi facciamo musica, che significa gioia, pace. Ma non possiamo suonare questa sinfonia dedicata alla gioia e alla fratellanza senza pensare alla sofferenza del popolo ucraino». Ma «chi canta e suona prega due volte, come afferma Sant'Agostino, e grazie alla musica eseguita da questi giovani musicisti le nostre preghiere, oggi, sono state sicuramente raddoppiate».

A dare il là al programma, l'Inno alla Gioia tratto dalla Nona Sinfonia di Beethoven, suonata dai tre piccoli clarinettisti provenienti dalla Scuola Media ad indirizzo musicale "Benzi" di Bresso, allievi del prof. Signorello.

Beatrice Manzo, Samuele Pesenti e Stefano Tramarin, accompagnati al pianoforte dalla pianista giapponese Atsuko Nieda, hanno aperto le "danze" dando corpo e suono, in perfetta sintonia, alla "Gioia" di Schiller e del pubblico presente in sala che è stato immediatamente conquistato dalla loro giovanile baldanza, ottima intonazione, precisione ritmica e musicale interpretazione. Signorello ha tenuto a precisare che per questi ragazzini di terza media, si trattava della loro prima esibizione pubblica dopo due anni e mezzo di pandemia, durante i quali tutte le manifestazioni scolastiche sono state bloccate e i ragazzi hanno dovuto lavorare in Dad, con tutte le difficoltà e le limitazioni che la didattica a distanza comporta soprattutto per le lezioni di strumento.

A seguire, il gruppo dei liceali provenienti dal "Candiani Bausch" di Busto Arsizio, tutti accompagnati dai rispettivi docenti: Franco Conetta, Isabella Caruso, Marco Radaelli, Stefania Vietri, Matteo Turri, Luca Difato, Mauro Quattrociocchi. Tutti hanno apprezzato moltissimo questo invito da parte della Ponchielli. Nell'ordine si sono avvicendati, tutti con grande bravura e seria professionalità, la clarinettista Claudia Del Vecchio accompagnata al pianoforte dal professor Manuel Pietra, il pianista Claudio Morlacchi, i mezzosoprani Rachele Chiappini e Margherita Apicella e il Soprano Giulia Di Iorio, il duo composto dalla flautista Giada Re Fraschini e il chitarrista Fabio Sapone, per concludere con il trio formato dal professore di violino Luca Difato (nonché Coordinatore del Dipartimento Musica del Liceo) che ha sostituito un allievo indisposto, dalla violinista Matelda Palloni e dalla pianista Anita Salmoiraghi.

Si è passati poi all'esecuzione di altissimo livello qualitativo della Sonatine di M. Ravel da parte dell'affiatatissimo duo costituito dall'oboista Giacomo Riva, accademico della Filarmonica di Bologna (ex allievo di clarinetto del prof. Signorello) e dalla pianista Lucia Libassi, allieva del Conservatorio Verdi di Milano.

Il programma si è concluso con i due cantanti emergenti selezionati grazie alle audizioni organizzate periodicamente dalla Ponchielli: il soprano peruviano Luisa Pena de Lima, che si è cimentata con dolcezza esecutiva e virtuosismo vocale nell'esecuzione rispettivamente del lied Du bist die Ruh di Schubert e nell'aria O luce di quest'anima tratta dall'opera "Linda di Chamounix" di Donizetti, e il basso milanese Lorenzo Mazzucchelli, dal prezioso e nobile timbro e dalla espressiva musicalità che ha emozionato con la canzone Non t'amo più di Tosti e ha trionfato con "La Calunnia" tratta da Il Barbiere di Siviglia di Rossini.

Degna conclusione di questo bellissimo programma, il mozartiano duetto Là ci darem la mano tratto dall'opera "Don Giovanni".

Il prossimo appuntamento con La Ponchielli è fissato per Domenica  24 aprile, al Teatro Sociale Cajelli di Busto Arsizio, con l'opera "Pagliacci" di Leoncavallo, per la realizzazione della quale (in forma scenica con solisti, coro, orchestra e regia) è ancora in corso la raccolta fondi tramite GoFundMe (il sito numero 1 al mondo e la piattaforma più affidabile per raccogliere fondi online) al seguente link: https://gofund.me/f8a29c59.

Laura Vignati