Progetto Green School, due giorni intensi alle primarie Cesare Battisti e Alessandro Manzoni. L’iniziativa è di portata nazionale e, dal 2009, ha coinvolto oltre 500 scuole intorno a sei pilastri: acqua, biodiversità, spreco alimentare, energia, mobilità, rifiuti. Temi impegnativi, che comportano dinamicità e spirito di iniziativa. All’Istituto comprensivo Gerolamo Cardano, del quale fanno parte i due plessi, non si fanno pregare. Si toccano tutti i temi del progetto, con focalizzazioni specifiche. Solo nelle ultime 48 ore si sono perfezionate l’acquisizione di un’arnia e la messa a dimora di diverse piante.
«La partecipazione a Green school coinvolge l’intero Istituto – precisa la dirigente, Germana Pisacane – con peculiarità diverse a seconda delle scuole. E con il coinvolgimento di realtà private. Abbiamo notato che per alunni e studenti è fonte di gratificazione scoprire che il loro interesse e il loro impegno possono attirare, per esempio, l’attenzione di imprese ed enti pubblici». Bambini e ragazzi possono mettere in moto dinamiche insospettabili. «Merito del loro entusiasmo e della loro capacità di coinvolgere le famiglie» osserva Giovanna De Luca, primo collaboratore (un tempo si diceva “vice preside”) dell’Istituto. Un esempio? «Agli alunni è stato chiesto di produrre dei disegni, delle locandine, che avessero come oggetto le “buone prassi” sui temi della tutela dell’ambiente, del risparmio energetico e simili. Iniziativa patrocinata dal Comune. Destinazione finale dei lavori, le vetrine di Arnate e Madonna in campagna. La distribuzione è avvenuta grazie ai rappresentanti del Comitato genitori».
Venendo ai passi avanti più recenti, oggi, 11 marzo, alle Manzoni, con il fondamentale contributo di un nonno, sono stati piantumati tre alberi. A osservare, con occhi curiosi e partecipi, bambini e bambine delle prime A, B, e C, ogni classe associata a una pianta. «L’iniziativa – precisa la coordinatrice della primaria per Green School, Viviana Labanca – è possibile grazie a una collaborazione con il Comune, che ha donato le piante. Sull’area interessata convergono, in momenti diversi, tutte le classi. Per noi è un luogo dal significato particolare. Avevamo iniziato a utilizzarlo poco prima della pandemia, che ha bloccato tutto». Oggi, il fazzoletto di terra è di nuovo un’occasione per osservare, agire e imparare. «Lì – prosegue l’insegnante – sono stati piantati crisantemi, meli, in futuro toccherà agli ortaggi. E ci sono rose, per una tesi all’Università di Milano Bicocca. Un docente è venuto qui a parlare di biologia, mentre un tirocinante ha impostato una tesi in "Scienze della formazione primaria" legata agli insetti antagonisti. Quattro piante di rosa saranno “protette” da questi insetti, quattro no. I nostri alunni, che hanno formulato ipotesi, osserveranno gli sviluppi dell’esperimento. Poi toccherà a verifiche, grafici, relazioni».
Passo indietro, scuola Battisti che, ieri, ha ricevuto un’arnia. «È uno strumento – spiegano le referenti Green School, Annalisa Pesole ed Eleonora Pizzolla - per approfondire il tema della biodiversità. Ci è stato donato da “La valle di miele”, di Marnate. Abbiamo anche ricevuto un contributo da “Ribo pallet”, di Fagnano, per acquistare una famiglia di api. Ci sono, poi, degli apicoltori di Cassano Magnago, Germana Marchetti e Roberto Vago, disponibili a prendersi cura dell’arnia, che sarà collocata su un terreno del Comune di Gallarate. L’assessore Claudia Mazzetti, con il sindaco, Andrea Cassani, si stanno muovendo per trovarcelo».
Nuovi alberi anche alle Battisti, fra l’altro grazie a una sorta di gemellaggio con la Basilicata: piante donate dall’Istituto d’Istruzione Superiore di Bernalda-Ferradina. Terreno preparato da un agricoltore lucano, temporaneamente in zona, con il comitato genitori. Ed estensione dell'area di interesse all’osservazione della fauna lucana, a partire dal lupo, attraverso le immagini catturate dalle fototrappole.
«Non finisce qui – promette Giovanna De Luca – queste azioni sono pensate per svilupparsi nel tempo, per creare un percorso. E il percorso sarà lungo, non si limiterà all’anno scolastico in corso. Ci saranno passaggi di consegna tra gli alunni che passeranno a scuole di grado superiore e i più piccoli. Daremo continuità».