Economia - 14 febbraio 2022, 13:14

VIDEO. Grassi (Univa) non le manda a dire: «Trasmettiamo ai nostri politici il senso di allarme delle imprese varesine»

Nel corso della conferenza stampa di inizio anno dell'associazione, tra dati e proposte, il presidente degli industriali varesini ha messo sul tavolo le difficoltà delle imprese ma anche la loro voglia di fare: «Siamo al paradosso che le aziende pur avendo ordini stanno chiudendo a causa del caro bollette. Ai parlamentari del nostro territorio chiediamo che portino in Parlamento soluzioni efficaci. Stiamo pagando l'assenza di una politica industriale energetica»

Roberto Grassi durante la conferenza stampa di inizio anno di Univa

Non le ha mandare a dire, alle politica locale e nazionale, il presidente dell'Unione degli Industriali della provincia di Varese Roberto Grassi nel corso della conferenza stampa di inizio anno che tradizionalmente Univa organizza all'inizio del nuovo anno, presentando dati e proposte (LEGGI QUI).

Se le basi dell'economia varesina sono solide grazie anche alla capacità di resilienza degli imprenditori, non può non preoccupare il mondo economico, questo inizio del 2022 che sta mandando in frantumi le poche certezze acquisite nel 2021, dove la ripresa c'è stata, seppure a strappi. 

«Stiamo vivendo il paradosso di aziende che pur avendo ordini stanno chiudendo - ha ricordato Grassi - con tutte i problemi economici e sociali che ciò comporta, senza considerare che le Pmi sono un tassello fondamentale delle filiere del manifatturiero italiano».

Il leader degli industriali varesini chiama in causa la politica, a partire da quella locale. 

«Ai nostri parlamentari vorrei trasmettere il senso di allarme del territorio di Varese perché mettano in atto in Parlamento soluzioni efficaci a partire dal caro energia che mette a forte rischio la ripresa della nostra economia» ha dichiarato Grassi, consapevole che «i costi dell'energia diminuiranno nel 2023 ma che non torneranno mai ai livelli del 2019, rispetto ai quali saranno per lo meno il doppio».

«Paghiamo l'assenza di una politica industriale energetica e scelte scellerate degli anni e decenni passati" ha rincarato il presidente di Univa. Ridurre la dipendenza dall'estero e rilanciare la produzione di gas italiano è la proposta di Confindustria che Univa rilancia. 

Anche sul tema Pnrr si può fare meglio a partire dal Varesotto. «Chiediamo un coinvolgimento delle parti sociali e degli stessi imprenditori ai tavoli territoriali di coordinamento» la richiesta di Grassi. 

Due in particolare le aree della provincia di Varese da rilanciare, Malpensa e l'Alto Varesotto. Per quanto riguarda la prima «bene il metodo del dialogo che Sea sta adottando con i sindaci e le comunità interessate, ma diciamo no a posizioni ideologiche, l'aeroporto è la leva dello sviluppo, anche a livello occupazionale di tutto il Nord Italia».

Per l'Alto Varesotto invece, Univa propone di intraprendere la strada prevista per le Zone C non predefinite, ovvero quelle in declino, che prevedono aiuti di Stato a finalità regionale.

La grande battaglia di Univa sarà in primavera con il lancio di un progetto di Welfare in grado di invertire la discesa della curva della natalità con investimenti in asili nido e materne e con una semplificazione, per i genitori, nella fruizione dei servizi della Pubblica Amministrazione. 

Matteo Fontana