La separazione dei genitori è sempre un momento molto difficile per i bambini. Se avviene in un clima di elevata conflittualità, il disagio e le conseguenze rischiano di essere ancora più profondi.
Dal desiderio di aiutare grandi e piccini nasce il libro “Un bambino a metà”, realizzato da Progetto Pollicino con la collaborazione del liceo artistico Candiani.
La “guerra” in pausa
Progetto Pollicino è una cooperativa sociale nata a Busto Arsizio nel 2008 e composta dalla “Comunità Piccoli” e da “La Chiave d’oro” (leggi qui).
Offre anche servizi di coordinazione genitoriale (un sistema di risoluzione alternativa delle controversie centrato sul minore) e Spazio neutro, dedicato agli incontri protetti tra minori e familiari, di cui è responsabile Elena Ballarati.
Quest’ultima, nel corso della presentazione in municipio del libro, ha spiegato che «negli ultimi anni sono sempre più numerose le situazioni di genitori che si separano in maniera conflittuale. Il libro nasce “internamente”, per offrire un aiuto».
Nove favole ispirate alle storie vere di bambini che hanno subito la “guerra” dei genitori. «Leggendole durante il nostro lavoro – rivela Ballarati – ci siamo resi conto che talvolta questa guerra veniva messa in pausa e i genitori si concentravano maggiormente sulle sofferenze dei bambini».
«I bambini sono più sensibili alle metafore, ma ogni storia è accompagnata da consigli pratici che possono far sentire i genitori meno in balia dell’emotività e aiutarli a sintonizzarsi più sui figli che su loro stessi – ha aggiunto Luigi Baggio –. Una collega che ha acquistato il libro ci ha chiesto di poterlo utilizzare nel suo lavoro educativo e questo ci fa sicuramente piacere».
«Il progetto è nato per caso e per caso è nata la collaborazione con il liceo artistico – ha sottolineato Alessandra Milani, responsabile di Progetto Pollicino con Ballarati e Baggio –. Ringrazio la dirigente Maria Silanos, la referente Pcto Paola Carini, la professoressa Alessia Recupero e soprattutto i ragazzi».
Gli studenti dell’indirizzo grafico della 4°G hanno curato le illustrazioni e, come precisato dalla preside, «sono stati in grado di capire il senso di queste storie e di trasmetterlo, unendo capacità di empatia e competenze di alto livello. È la dimostrazione che possono avere uno sbocco legato a realtà concrete che operano sul territorio».
“Un bambino a metà” è stato realizzato nell’ambito del progetto Distanza in Stanza con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto e il patrocinio del Comune di Busto.
Prossimamente verrà presentato pubblicamente e, per il momento, si può acquistare presso la Farmacia Bossi e il negozio Two B e sul sito di Progetto Pollicino.
Il plauso dell’amministrazione
Il sindaco Emanuele Antonelli ha particolarmente apprezzato l’iniziativa e ha voluto che venisse illustrata alla stampa in municipio. Il primo cittadino ha ringraziato Angiolino Liguori, sindacalista e “amico” di Progetto Pollicino, e i ragazzi dell’artistico: «Il sindaco e tutta l’amministrazione vi sono riconoscenti», ha detto.
«All’inizio del libro ci sono le parole di un bambino che dice che, se avesse la bacchetta magica, non avrebbe mai fatto incontrare i genitori. Spesso la percezione dei bambini è più matura di quella degli adulti – ha evidenziato l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni –. È un libro utile anche ai grandi e lo consiglio a tutti i genitori, perché ci sono consigli ottimi per affrontare criticità e tensioni che possono essere presenti in ogni famiglia».
L’esponente di giunta ha fatto sapere che le violenze psicologiche nei casi di separazione sono in aumento, suggerendo di fornire una copia ai genitori che ricorrono alla “separazione lampo”.
«Un prodotto culturale come questo può stimolare la riflessione e generare auspicabili conseguenze pratiche – ha aggiunto la vicesindaco e assessore a Cultura e Sviluppo economico Manuela Maffioli –. Potrà trovare spazio nell’apposita sezione della biblioteca e sono certa che presto aderiranno anche altri negozi, perché i nostri commercianti hanno sempre dato testimonianza di grande partecipazione alle cause importanti».
«È importante mettere in luce il punto di vista di chi sta soffrendo – ha affermato l’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana, elogiando il lavoro dei ragazzi del liceo Candiani –. Questo libro potrebbe anche diventare uno strumento di lavoro per le scuole, utile per far capire agli studenti che cosa sta provando un compagno».