Calcio - 29 gennaio 2022, 07:00

Pro Patria con il fiato sospeso, ma anche con un sogno: guastare il compleanno al Padova

Mentre si aspetta l'ufficialità del destino tigrotto, i giornali veneti puntano il dito con nuove accuse su Sgai, consorzio attualmente proprietario delle quote di maggioranza: indagherebbero tre Procure. Sul fronte tifosi le cifre che fanno male: 856 veneti abbonati contro i nostri 128. Oggi in tribuna ci sarà il presidente Citarella, ha annunciato

Il Tigrotto 1919 e Giustina: l'unica sfida con il sorriso

Una gara ancora il fiato sospeso, salvo colpi di scena. L'ultima nella nebbia in ogni caso per i tigrotti, perché mancano ormai poche ore al 31 gennaio, quando si concluderà - in un senso o nell'altro - l'operazione passaggio societario. 

A Padova oggi, sabato 29 gennaio, alle 14.30, la Pro Patria troverà non solo una squadra che sbrana l'aria per potersi riavvicinare al Südtirol, ma anche un'atmosfera di festa per il compleanno della società. I padovani sfodereranno anche la mascotte "Giustina", l'oca guerriera. In questo, nessun timore, visto che Busto ha lanciato da un pezzo il "Tigrotto 1919" che sta seminando tra i ragazzini.

Numeri e grane

Lo scontro amaro è un altro: si conclude oggi la campagna abbonamenti a Padova e quelli dei veneti fino a ieri sera erano 856. I nostri si sono fermati a 128. Se allo stadio Speroni abbiamo sofferto lo scorso settembre su un raffronto di pubblico (LEGGI QUI) in occasione della gara, per questa volta ritiriamo subito la calcolatrice che è meglio.

Dai numeri alle grane. I media veneti hanno puntato il dito contro il consorzio Sgai, attuale proprietario delle quote di maggioranza, nella vicenda Superbonus. Accuse pesanti, sono risuonate, attingendo all'ordinanza del sequestro preventivo e c'è chi riporta che tre sono le Procure che stanno indagando. La società, interpellata, per ora non ha commentato.

Ci becchiamo all'Euganeo

L'attuale presidente della Pro Patria, Domenico Citarella invece ha annunciato che sarà presente in tribuna.

"Ci becchiamo all'Euganeo" è lo slogan della campagna abbonamenti dei veneti. 

Ci becchiamo tra di noi, potrebbe caratterizzare a tratti l'atmosfera tigrotta sui social, dove viene così facile parlare. 

Ma pazienza, perché conta ciò che i tigrotti, con le loro forze, con la loro energia maturata caparbiamente in questo fragile contesto, faranno accadere sul campo. Certo, al di là dell'aria festosa preannunciata per i 112 anni da festeggiare, il solido Padova qualche sussulto l'ha avuto, come il cambiamento del direttore sportivo. Mister Prina, pur riconoscendo ovviamente la difficoltà della prova, ha assicurato che i suoi ragazzi sono capaci di imprese (LEGGI QUI): del resto, la gara d'andata, allo stadio Speroni, non vide uscire i tigrotti a testa bassa nonostante il risultato allora negativo.

Ma adesso si tratta sempre più di tradurre la prestazione proprio in punti, per costruire la salvezza della classifica, l'unica che è nelle loro mani.

«Grande voglia di vincere, se ci aiutiamo l’un l’altro è difficile fermarci»: queste sono le parole dell'allenatore Pavanel ieri. Non sapeva di aver citato una formula magica tigrotta, l'unica che si può scatenare all'Euganeo per guastare la festa ai veneti (LEGGI QUI). Quella provata anche in casa dell'Albinoleffe, che voleva inaugurare il nuovo stadio il 21 dicembre con una vittoria scoppiettante come i suoi fuochi d'artificio, ma ha dovuto planare su un pareggio. (LEGGI QUI).

 

Marilena Lualdi


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