Storie - 26 gennaio 2022, 17:04

Renato Pozzetto a pranzo a sorpresa al Cfp di Luino

Il celebre attore lavenese, dove è anche ristoratore con la sua Locanda, è stato ospite della scuola, apprezzando il lavoro dei ragazzi dei corsi di Cucina e Sala Bar dell'Agenzia Formativa: «E' stato simpaticissimo, ci auguriamo di averlo ancora a tavola da noi»

Renato Pozzetto ospite del Cfp di Luino in una foto dal sito web dell'Agenzia Formativa

“Tavolo ribaltabile, taac… sedia rotante, taac… posto per commensali che non ci sono, taac…tonno e grissini per tagliarlo, taac, tac. Ah, questa si che è vita… taac…”. Ieri, martedì 25 gennaio, nella la sede di Luino dell’Agenzia Formativa i commensali c’erano e tra questi un volto molto conosciuto e molto amato dal pubblico di tutte le età, l'attore lavenese Renato Pozzetto.

Nonostante il preavviso di poche ore, il "ragazzo di campagna" non ha trovato tavoli ribaltabili o sedie rotanti e nemmeno tonno e grissini come menu, ma tanti ragazzi molto emozionati all’idea di poter preparare e servire il pranzo ad uno dei protagonisti della comicità italiana.

L’attore che è di casa a Laveno dove è anche un ristoratore con la locanda che porta il suo nome, è stato accolto con piacere dall’istituto e i ragazzi dei corsi di Cucina e Sala Bar hanno arricchito il menu ordinario della pausa pranzo con qualche dettaglio che potesse mettere in evidenza le loro capacità, servendo a tavola con la professionalità che li contraddistingue e la trepidazione di chi sta accogliendo un personaggio così tanto conosciuto: la preoccupazione di fare qualche gaffe era abbastanza visibile nei volti degli allievi.

«Pozzetto, che ha spesso interloquito coi ragazzi, ha esplicitamente apprezzato la nostra ospitalità – raccontano dalla sede luinese dell’Agenzia Formativa – per fortuna nei saluti finali non abbiamo sentito la celebre frase del film "Il ragazzo di campagna": "Ma è possibile che tutte le volte che muore un gatto tu mi cucini il coniglio?!?". Al di là dell’ironia, tenuto conto che l’attore spesso frequenta Laveno Mombello, sua città natale, ci auguriamo di averlo ancora nostro graditissimo ospite».

M. Fon.