Busto Arsizio - 22 dicembre 2021, 15:13

«Cara Anna, hai preso il treno diretto con fermata Paradiso. Ma tu sei qui con noi»

A Busto Arsizio nella chiesa di San Michele giovedì 23 il funerale di Anna Lancerotto Martignoni, 55 anni, un riferimento nella comunità. Il marito: «Una donna gioiosa e generosa, con tanta voglia di vivere»

Anna Lancerotto Martignoni

«Anna è una donna gioiosa e generosa, quello che colpisce di lei è la sua voglia di vivere costante. Anche come ha affrontato la malattia». Per Anna Lancerotto, 55 anni, non si può che parlare al presente. Perché Anna è volata via, anzi «ha preso il treno diretto con fermata Paradiso» per ricorrere ancora alle parole di suo marito Giuseppe Martignoni, ma chi le vuole bene la sente e la sentirà sempre qui.

E sono tanti a provare affetto e riconoscenza per questa donna, un riferimento della comunità di San Michele a Busto Arsizio. Proprio in questa chiesa mercoledì 22 dicembre alle ore 18 ci sarà una preghiera e giovedì 23 dicembre alle ore 15.30 il funerale.

«Vola  libera su per le montagne, discendi una pista innevata, fai un tuffo nel mare e sorridi con la tua gioia e il tuo viso di luce viva che hai», il messaggio che le ha postato su Facebook Giuseppe, accanto alla loro figlia Martina. E proprio Giuseppe ci ribadisce: «Mia moglie è una donna molto attenta alla famiglia e alla comunità, con un sorriso supera le difficoltà e con la positività guarda oltre l’ostacolo, animata da una profonda fede, semplice e solare». Anna veniva da Legnano, ma ha saputo ben ambientarsi a Busto, a San Michele, facendo parte con il marito anche del gruppo famiglie.

Capace di creare amicizie solide. Anche per questo, alla tristezza si unisce la serenità: «Siamo cullati da tante persone… come avere un cappotto in un inverno freddo». Così Giuseppe ancora ci racconta del grande amore di Anna per la natura, la montagna, le lunghe camminate con i cani, «tanti weekend fatti di spensieratezza e momenti dedicati a Dio. Abbiamo solo il cruccio di non aver potuto festeggiare insieme il nostro trentesimo anniversario».  

È stato importante essere accanto a lei, anche in quell’ultimo momento, che per chi ha fede ultimo non è. Anna stava battendo la leucemia, anche grazie a un trapianto di midollo per cui aveva ringraziato su Facebook il donatore, sconosciuto, si sapeva solo che era polacco. «Con la sua generosità mi darà la possibilità di rinascere!  Che Dio ti benedica!» scriveva condividendo un post di Admo per sensibilizzare sull'importanza della donazione. Poi purtroppo un altro problema l’ha colpita. Ma non ha potuto portare via la sua luce che tanti hanno conosciuto e ancora sentono, quel sorriso che scalda il cuore e conforta. Anche nell'inverno più freddo.

Ma. Lu.