I vandalismi al centro anziani dell’oratorio di Borsano e alla San Vincenzo di Sacconago – con decine di pacchi natalizi destinati ai bisognosi distrutti – hanno suscitato grande scalpore e indignazione in tutta Busto Arsizio.
Non si tratta, purtroppo, degli unici gravi e recenti episodi che hanno come vittime persone in difficoltà.
Nei giorni scorsi, infatti, ignoti hanno rubato il pulmino dell’Auser. E se i blitz di Borsano e Sacconago hanno colpito famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, questo furto ha riguardato un mezzo destinato al trasporto di persone fragili in carrozzina.
Il veicolo, in realtà, è stato ritrovato in tempi rapidi ma, essendo stato danneggiato, al momento non è utilizzabile.
Il furto era stato commesso tra l’8 e il 9 dicembre scorsi, quando qualcuno si è introdotto nel cortile della sede in via Pellico dell’associazione Assieme a Francesco, con la quale Auser condivide l’utilizzo del pulmino. I ladri hanno sfondato porte, rubato oggetti e danneggiato la sede di un’altra associazione e si sono impossessati del veicolo, usato per sfondare il cancello. Difficile comprendere il furto di un mezzo ricoperto di loghi di aziende. Forse si voleva rivendere qualche pezzo? Oppure si è trattato di un gesto totalmente gratuito?
«L’avevamo ottenuto grazie a Pulminoamico e al sostegno di alcuni imprenditori», racconta Maurizio Maggioni, fino a qualche tempo fa presidente di Auser, incarico che ha lasciato in vista dell’ingresso in Consiglio comunale, come previsto dallo statuto dell’associazione di cui continua a essere un volontario.
«Una sera, andando a prendere il mezzo, ci siamo accorti che non c’era più. Abbiamo fatto la denuncia ed è stato ritrovato. Devo dire che Polizia e Carabinieri si sono comportanti veramente bene, facendo anche tutti gli accurati rilievi del caso per risalire ai responsabili».
Tutto è bene quel che finisce bene? Non esattamente, perché il veicolo è stato danneggiato. «È in condizioni precarie – afferma Maggioni –. L’azienda che ce l’ha dato in comodato sta valutando i danni per capire se si riuscirà a metterci mano. Per ora è inutilizzabile».
Fortunatamente, grazie al sostegno di Auser Castellanza e Gallarate, nessuna persona in attesa di essere accompagnata per sottoporsi alle terapie è stata costretta a rimandare l’appuntamento.
«Di solito i volontari utilizzano la propria auto, ma con chi ha problemi motori bisogna ricorrere al pulmino – spiega l’ex presidente –. È come se ci avessero tolto una mano. Cercheremo di ripararlo».
Di certo l’impegno di Auser non si ferma: «I volontari non cedono né si lamentano, ma risolvono i problemi», dice Maggioni. Secondo il quale, di fronte a episodi di questo tipo, occorre una riflessione.
«Fa male vedere la balordaggine – osserva –. La gratuità di questi comportamenti è preoccupante. Senza contare che quello che è successo rappresenta anche un potenziale pericolo. Se qualcuno fosse incappato in questi sbandati? Connettersi con queste persone è difficile».