Politica - 14 dicembre 2021, 15:43

Rimborso Tari: «Subito una commissione che lo riconosca automaticamente alle attività danneggiate»

Proposta congiunta di "Popolo, riforme e libertà", Pd e Progetto in comune: «Con modalità da convenire con approfondimento insieme»

Il consiglio comunale di Busto

Pochi rimborsi Tari chiesti, serve subito una commissione per rimediare. Come? Studiando le modalità per un riconoscimento automatico alle attività danneggiate.

La proposta viene firmata da Gigi Farioli (Popolo, riforme e libertà), Maurizio Maggioni (Pd) e Santo Cascio (Progetto in Comune).

«Atteso che il consiglio comunale, nel prendere atto che dei circa 800.000 euro messi a disposizione del governo per riconoscere ai soggetti che  a seguito di attività economiche, abbiano subito un danno per la pandemia e il conseguente lockdown, un rimborso Tari, ne sono stati a tutt’oggi riconosciuti solo circa 300.000 euro per 192 soggetti a fronte di circa 4mila utenze non residenziali, ha prorogato la possibilità di chiedere rimborso dal precedente termine del 30 settembre al prossimo 31 dicembre - si inizia - preso in oltre atto che con ogni probabilità la scelta dei criteri dell’amministrazione di limitare i rimborsi solo ai soggetti che avessero subito una perdita di fatturato del 30 per cento o più nel corso del 2021 rispetto all’anno precedente  abbia eccessivamente ridotto la platea dei destinatari».

E ancora: «Tenuto conto che con ogni probabilità anche con la proroga in essere rimarranno a disposizione fondi che, qualora non a tal fine utilizzati, dovrebbero essere restituiti, in parte vanificando gli obiettivi con cui il governo li aveva destinati e vincolati... abbiamo chiesto ai sensi del regolamento urgente convocazione della Commissione Bilancio che, grazie anche alla presenza dei tecnici, preveda, visto che il rendiconto avverrà il prossimo mese di maggio, il riconoscimento automatico a tutte le attività che abbiano subito interruzione o chiusura causa Covid con percentuali decrescenti o altra modalità che verrà convenuta a seguito di approfondimento in commissione» .

Tutto ciò per «centrare l’obiettivo prefisso dagli stanziamenti del governo , un equo riscontro a chi per chiusure non ha certo prodotto rifiuti da smaltire, senza costituire alcuna sperequazione con chi abbia già ottenuto sgravio o rimborso del 50 per cento».

Redazione