Politica - 13 dicembre 2021, 20:42

Comune di Gallarate, bilancio triennale: «È tutto sbagliato, è tutto da rifare»

Giudizio radicale dal centrosinistra. Pd, gruppo civico Margherita Silvestrini e Città è vita non presenteranno emendamenti: «Impossibile intervenire su un documento caratterizzato da scelte di fondo irricevibili». Discussione soprattutto sugli investimenti, a partire dalla realizzazione di un palazzetto dello sport

La conferenza stampa nella sede gallaratese del Partito Democratico

Sede gallaratese del Partito Demogratico, conferenza stampa. Parola a Margherita Silvestrini, candidata alla carica di sindaco alle ultime elezioni amministrative. Tema, il bilancio triennale del Comune che approderà a breve in Consiglio comunale: «Oggi scadono i termini per gli emendamenti. Noi non ne presenteremo. Non perché condividiamo i contenuti del documento. Ma perché il triennale, con i suoi allegati, è irricevibile e inemendabile, per le scelte di fondo che lo ispirano. Non ci sono voci che diano la possibilità di interventi puntuali, come avvenuto in passato».

Motivi di una posizione così radicale sintetizzati in sei punti.

1)      Il piano tariffario, in particolare per le modifiche ai costi delle mense scolastiche. «Con incrementi importanti  – affermano i rappresentanti delle minoranze - soprattutto per le fasce economicamente più deboli. La scontistica, inoltre, è legata al pagamento elettronico che sappiamo essere effettuato di più da chi ha  certezze sulla capienza del proprio conto corrente. Paradossalmente gli sconti incidono di più per le fasce con reddito maggiore».

2)      I tre gruppi consiliari denunciano un aumento delle tariffe per i servizi di pre e post scuola, importanti per conciliare i tempi da dedicare a famiglia e lavoro, fondamentali per chi non ha una rete parentale.

3)      Le voci del Piano degli investimenti: «C’è il palazzetto dello sport. Bello, ma non dovrebbe essere la priorità quando ci sono scuole senza palestre o che soffrono situazioni di degrado. Solo per la costruzione si prevedono cinque milioni, più 500mila euro per l’attività progettuale»

4)      «Non ci convincono le modalità di finanziamento tramite Boc – Buoni ordinari comunali. Si tratta di uno strumento mai utilizzato a Gallarate e che indebita il Comune».

5)      Per gli interventi, tra piscina, palazzetto e riqualificazioni, si prevedono sempre partnership con privati. «Ma – sostengono Margerita Silvestrini e gli altri esponenti del centrosinistra -  è un impegno generico, non se ne specificano modalità e parametri».

6)      Gli Oneri di urbanizzazione: «Si prevede di utilizzarli, al massimo consentito,  per la spesa corrente e non per investimenti».    

«Potevamo anche fare 200 emendamenti per spostare risorse di scarsa entità – il commento di Giovanni Pignataro, Pd – e arrivare a un risultato comunque insoddisfacente. Non si sono mai viste così tante risorse per gli investimenti. Ma le scelte suscitano dubbi. Per esempio gli 800mila euro con cui realizzare il tunnel di via Bolivia: ci vorrebbe anzitutto uno studio sulle problematicità che può generare l’opera. Idem per la nuova rotatoria in via Milano, anche in ottica centro vaccinale al casermone».

Il consigliere dem lamenta anche la scarsità di risorse per opere di viabilità alternativa e un certo scollamento tra bilancio e Dup – Documento unico di programmazione: «Riporta dei desiderata che non possono rilanciare la città». Toccati alcuni temi annosi (barriere architettoniche in via Venegoni e collegamenti tra zona industriale e zona commerciale,) ancora dubbi su palazzetto dello sport e boc. In merito alla struttura: «La maggioranza legittimamente propone le sue opere, ma non sappiamo nemmeno dove dovrebbe sorgere il palazzetto». Sui buoni: «Si tratta di uno strumento utilizzato, di solito, in comuni con dimensioni ben più grandi rispetto a Gallarate. Se un cittadino avesse qualcosa da investire in buoni, sceglierebbe i Bot o i Boc del comune di Gallarate?».

Zero emendamenti, dunque, da buona parte delle minoranze in Consiglio. Ma dibattito destinato a proseguire e crescere.

Stefano Tosi