«I momenti di difficoltà non saranno pochi, ma superabili». Come? Con il marchio Pro Patria, che secondo Luca Prina è quello visto domenica scorsa contro la Triestina.
Riuscirà a imprimersi anche sulla sfida casalinga di sabato 4 dicembre contro la FeralpiSalò? L’allenatore biancoblù non nasconde le ombre, che sono anche più numerose di quanto possa apparire. Vale a dire, mancherà Pizzul, squalificato, indisponibili Lombardoni e Vezzoni, ok. Ma anche Riccardo Colombo, Bertoni (peraltro diffidato), Piu, Sportelli non sono proprio in condizioni rassicuranti. Domani – ribadisce Prina - i cinque cambi potrebbero essere un fattore in grado di incidere in positivo. Oltre «all’aiuto di tutti, anche di chi sta in curva, ai distinti…».
Ciò contro una «squadra più forte, questo dicono i numeri», tanto più con Luppi e Pisano che hanno quel «furore agonistico« in più, richiesto dalla piazza di Salò. Ecco che allora la capacità di «interpretazione e di esecuzione dev’essere quella di Trieste, una fase difensiva di 11 giocatori coesi e offensiva di coraggio, ma che deve nascere da un’importante fase offensiva».
Lo spettacolo può attendere, le energie vanno investite nel trovare - stabile - identità. Il marchio balenato a Trieste, non può finire nell'armadio.