Busto Arsizio - 13 novembre 2021, 15:26

Inaugurata la nuova sede dell’Anpi di Busto. «Momento di festa, ma c’è preoccupazione per azioni fasciste»

La sezione “Giovanni Castiglioni” si sposta a Villa Tovaglieri. Il presidente Losa ha ricordato il ruolo di Busto nella Resistenza, soffermandosi però anche sull’attualità e su alcuni gravi episodi, come l’assalto alla Cgil di Roma, stigmatizzato anche dalla presidente provinciale dell’associazione De Tomasi. «Il paragone tra manifestanti No Green Pass e la Resistenza è inaccettabile»

È stata inaugurata questa mattina la sede della sezione di Busto Arsizio dell'Anpi “Giovanni Castiglioni”, che si sposta da via Ferrer a Villa Tovaglieri.
In realtà, per poter accogliere gli intervenuti in sicurezza in spazi più ampi, la cerimonia non si è tenuta nei nuovi locali in via Volta 11 bis, bensì nella Sala Verdi di via Pozzi.

Tra i presenti, i presidenti di alcune sezioni Anpi del territorio, la segretaria generale della Cgil di Varese Stefania Filetti, il partigiano Adelio Borlandelli, la vicesindaco Manuela Maffioli, i consiglieri comunali Maurizio Maggioni, Cinzia Berutti e Santo Cascio, Valerio Mariani, già presidente del consiglio comunale di Busto e vicepresidente del Raggruppamento Divisioni Patrioti Alfredo Di Dio, i rappresentanti di Legambiente.

«Un momento di festa», ha sottolineato il presidente dell’Anpi di Busto Liberto Losa, che non ha nascosta la preoccupazione – condivisa dalla presidente del comitato provinciale dell’associazione, Ester De Tomasi – per alcuni recenti episodi, a partite dall’assalto alla sede di Roma della Cgil.

Durante la mattinata, intervallata dai brani musicali legati alla Resistenza eseguiti dalla Filarmonica Santa Cecilia di Sacconago, si è tenuta la presentazione del libro “Anche i Partigiani però…” di Chiara Colombini.
L’autrice, ricercatrice all’Istituto piemontese per la storia della Resistenza, ha dialogato con il professor Gianni Paganini.

Una nuova «casa»

L’avvocato Losa ha parlato di «un momento di festa per celebrare l’apertura di una nuova sede. Un unico ampio locale in Villa Tovaglieri, più centrale e funzionale». Uno spazio che consentirà di «potenziare le nostre attività» e che sarà aperto nei giorni feriali a tutti gli interessati, che presto potranno seguire l’impegno dell’Anpi anche nel mondo dei social.

«Vogliamo dare un impulso a una sezione che ha grande prestigio e che si muove lungo due linee guida – ha spiegato il presidente –. Da una parte il lavoro con i giovani, in particolare attraverso il Tavolo scuole del Comune. Dall’altro la valorizzazione dell’alleanza con le organizzazioni del territorio che condividono i nostri obiettivi».
La sezione di Busto è nata nel 1944 e, dal 2006, si è aperta a tutti coloro che condividono i valori della Resistenza. Gli iscritti sono circa 230.

In rappresentanza dell’amministrazione, era presente la vicesindaco Maffioli, titolare dell’assessorato alla Cultura che a sua volta ha sede a Villa Tovaglieri. La struttura ospita, nell’ambito della Casa del Novecento, Anpi, Fivl, Archivio Fotografico Italiani e associazione Enrico Dell’Acqua.
«Mi complimento per l’apertura di una nuova “casa” – ha sottolineato Maffioli –. I contenuti hanno bisogno di un contenitore per scongiurare il rischio che qualcosa evapori. Avere un luogo di riferimento, in questo caso in dialogo e contatto con l’assessorato, è anche simbolicamente importante. I luoghi della memoria e della cultura sono importanti come le azioni che lì si pensano e vengono realizzate».

La preoccupazione dell’Anpi

Un giorno di festa, dunque, che non cancella «la preoccupazione» per alcuni episodi recenti. A partire dall’assalto alla sede di Roma della Cgil: «I sindacati sono un’organizzazione fondamentale della storia della nostra democrazia – ha osservato Losa –. Quella aggressione è un atto di prevaricazione di una violenza senza precedenti nella storia recente, paragonabile all’assalto a Capitol Hill. La matrice è squadrista. Bisogna combattere il neofascismo ovviamente sul piano politico e culturale. Ma non basta: occorre provvedere al dissolvimento di organizzazioni come Forza Nuova».

Il presidente dell’Anpi si è soffermato anche sul paragone tra le restrizioni legate alla pandemia e in particolare il Green Pass e il periodo più buio della storia: «Le manifestazioni, nei limiti della legalità e del rispetto dei diritti altrui, sono legittime. Ma il paragone tra manifestanti e Resistenza è inaccettabile. Veder sfilare persone vestite come i prigionieri dei lager, poi, suscita profonda indignazione. È un abuso assoluto e un’offesa alla memoria».

Parole condivise da Ester De Tomasi, presidente provinciale dell’associazione che, oltre all’assalto alla Cgil «a cui è seguita una grandissima manifestazione a Roma, con un tripudio di bandiere di sigle sindacali e dell’Anpi», cita altri episodi tra cui «le scritte sui muri e gli striscioni apparsi anche nella nostra provincia».
«Serve una risposta decisa – ha insistito – senza se e senza ma, da parte delle istituzioni».

Busto e la Resistenza

Nel suo intervento, Losa ha anche sottolineato il ruolo importante di Busto, medaglia di bronzo al valor militare, nella guerra al nazifascismo.
Ha ricordato i «martiri della Resistenza bustese» e alcuni protagonisti, come il partigiano Borlandelli presente in sala.

Ma anche il ruolo delle donne, citando in particolare l’episodio dello sciopero delle lavoratrici del Borri del 1944. Le manifestazioni, durate tre giorni, costrinsero i fascisti a liberare la loro collega Gemma Milazzi. Tra loro c’era Giannina Tosi.
Un pensiero è andato anche a Giambattista Roggia, tra i pochi insegnanti a non giurare fedeltà al regime, e ad Angioletto Castiglioni, testimone dell’orrore dei lager.

La storica Chiara Colombini ha invece presentato, insieme al professor Gianni Paganini, il suo libro “Anche i Partigiani però…”, incentrato su luoghi comuni e falsificazioni sulla Resistenza.

Riccardo Canetta