Economia - 12 novembre 2021, 16:07

Confindustria Altomilanese, la produzione segna un leggero “più”: crescono meccanico e moda

Nel terzo trimestre segnali più favorevoli, restano i problemi come gli aumenti dei prezzi delle materie prime

Il presidente Diego Rossetti alla recente assemblea di Confindustria Altomilanese

Un leggero più nella produzione, anche se restano i problemi come gli aumenti sui prezzi delle materie prime. Confindustria Altomilanese analizza così il terzo trimestre di quest'anno.

La produzione industriale ha registrato un leggero incremento - si spiega - sempre tenuto conto delle differenti intensità a seconda dei settori e delle minori giornate lavorate per la pausa estiva. Rispetto alla rilevazione precedente, il 32% delle aziende del campione ha segnalato aumenti produttivi, il 24% un calo, e il 44% nessuna variazione. A livello di comparti, si evidenzia un progresso per il meccanico e la filiera della moda, e una contrazione per il chimico-plastico a causa degli importanti rincari delle materie prime.

Anche se le imprese segnalano una crescita dei prezzi di vendita dei prodotti, il costo dei fattori primari della produzione è rincarato in maniera più marcata. Il livello delle scorte di prodotti finiti si è mantenuto stabile, mentre il portafoglio ordini si è mosso a due velocità: è diminuita la domanda interna, mentre è proseguito lo sviluppo di quella estera. Il clima di fiducia conferma il seguito della fase espansiva avuta nei primi sei mesi. Si prevede un fine anno ancora favorevole, grazie alla domanda e all’attività produttiva che si sono mantenute positive, anche se negli ultimi mesi si sono ridimensionate le aspettative per via del rallentamento delle attese sui livelli di produzione e sugli ordini, in particolare esteri. La propensione a investire si è mantenuta “tonica” in tutti i settori, tant’è che circa il 70% delle intervistate ha in programma spese in conto capitale per il prossimo semestre. Nel periodo luglio-settembre il fatturato è cresciuto per il 32% delle aziende, è rimasto uguale per il 24% e si è abbassato per il 44%.

Sostanzialmente invariate le previsioni di fatturato a breve termine. Il 54% delle imprese si attende un miglioramento delle vendite, il 44% ricavi inalterati e solo il 2%, contro il precedente 8%, una diminuzione. Immutati i livelli occupazionali. Meccanico. Avanza la produzione industriale, con il grado di utilizzo degli impianti giudicato soddisfacente e il fatturato in lieve progressione. Stabili le scorte, mentre il portafoglio ordini mantiene una certa tenuta dei livelli sia per le commesse interne sia per quelle provenienti dall'estero.

Verso il futuro

Per i sei mesi a venire è previsto un fatturato costante per il 52% del campione, un incremento per il 48%. Per quanto riguarda gli investimenti, è salita al 67% (la precedente rilevazione era 58%) la quota di imprese che ha programmato acquisti di macchinari e impianti. Tessile-Abbigliamento e Calzaturiero.

Produzione e fatturato in crescita per motivi di stagionalità, mentre restano uguali i livelli degli ordinativi. Per il prossimo semestre le prospettive di fatturato sono in aumento per il 46% delle aziende e oltre il 62% del campione pensa di investire. Lavorazione Materie Plastiche e Chimico.

Il comparto segna una riduzione dell’attività produttiva rispetto al periodo aprile-giugno, al pari della consistenza del portafoglio ordini. Sono buone le aspettative di fatturato per i prossimi sei mesi e cresce dal 56% all’81% il numero di imprese che prevede di effettuare investimenti.

Redazione