Economia - 03 novembre 2021, 16:25

Federconsumatori e Sunia Varese fanno i conti dei rincari, energia + 312 euro, riscaldamento + 19%: «Il Governo tuteli i più fragili»

Il presidente dell'associazione dei consumatori varesini Antonio Ciraci e il segretario generale del sindacato inquilini Flavio Azzena chiamano in causa l'esecutivo: «Rincari allarmanti che aggravano un diffuso disagio abitativo e provocano morosità incolpevoli»

Federconsumatori Varese e Sunia Varese dicono no ai rincari dell’energia e chiedono che il Governo intervenga subito per tutelare i nuclei più fragili.   

«Rincari allarmanti quelli subiti dai cittadini - affermano il presidente dell'associazione dei consumatori Antonio Ciraci e il segretario generale del sindacato inquilini Flavio Azzena - soprattutto sul fronte delle spese per l’energia. Rincari che aggravano un diffuso disagio abitativo, grave problema per i tanti inquilini su cui pesa un forte aumento di costi delle utenze domestiche, con il conseguente aumento della morosità incolpevole di cui sono vittime tante famiglie».

Ammontano ad oltre 312 euro, secondo le stime di Federconsumatori e Sunia, le ricadute che ogni famiglia subirà per i rincari delle bollette di energia elettrica e gas. Aumenti del +19%, invece, per quanto riguarda il riscaldamento. Una vera e propria emergenza da fermare al più presto.

Per questo Federconsumatori e Sunia Varese fanno appello al governo: «Sono urgenti misure capaci di contenere i costi e proteggere i nuclei più deboli. E’ necessario agire in maniera coordinata a livello europeo, per l’acquisto e lo stoccaggio delle materie prime nel settore dell’energia, in modo da aumentare la capacità di contrattazione e la riduzione dei costi».

«Inoltre - proseguono Ciraci e Azzena - si deve agire sul fronte della tassazione, attraverso l’adozione di misure che vadano verso una riforma di oneri di sistema e accise, eliminando l’applicazione dell’Iva su altre tasse e spostando alcune componenti sulla fiscalità generale, a partire dagli incentivi per le fonti rinnovabili. Non fermiamo la transizione ecologica. Ma occorre che avvenga in modo sostenibile per i nuclei più fragili e non aggravi il fenomeno della povertà. Un piano deve garantire l’accesso alle risorse energetiche dei soggetti fragili e per questi soggetti e i morosi incolpevoli vanno subito sospesi i distacchi da parte delle aziende».   

 

 

Redazione