«Bisogna parlare ai giovani». Brillavano gli occhi a Pietro Secondin, quando parlava della necessità di diffondere la cultura della donazione del sangue, a partire proprio dalle nuove leve.
Nei giovani credeva, per i giovani si mobilitava, sempre. Oggi Busto Arsizio ha detto addio a quest'uomo generoso e appassionato che è scomparso a 86 anni. I funerali sono stati celebrati nella chiesa del Sacro Cuore.
Secondin era stato economo nel Comune di Busto Arsizio. Ma era noto anche e soprattutto per il suo impegno sul fronte di più associazioni di Busto. Con l'Avis locale era impegnato con particolare dedizione a promuovere la cultura della donazione del sangue tra i ragazzi. Un testimonial costante e appassionato: aveva ricevuto anche un riconoscimento alla festa patronale di Busto Arsizio.
Era stato anche presidente del consiglio di istituto dell'allora Itc Tosi. Fu tra coloro che credettero nel servizio di assistenza sanitaria per gli alunni, lanciato negli anni Ottanta. «Se per l’Itc di Busto il servizio di assistenza sanitaria autogestito, unico del suo genere in tutta la provincia - ricordava in un intervento scritto - può costituire un fiore all’occhiello, agli alunni e ai genitori va il merito, grazie alla collaborazione della direzione, di aver voluto e sostenuto una simile iniziativa, che consente di assicurare un controllo sanitario a circa 1.200 alunni».
Secondin lascia la moglie Maria Angela, i figli Paola con Marco e Stefano con Barbara, le nipoti Silvia, Federica e Lucrezia.