Il Luna Park è tornato a Legnano. Promette, come sempre, divertimento. Garantisce il rispetto delle norme anti Covid. E, se guarda al passato, versa qualche lacrima. Di gratitudine, per la città. Attrazioni in funzione da qualche giorno. Funziona sempre così: prima si accoglie, poi si inaugura.
Ma il ritorno del Luna Park non è di quelli ordinari. Perché le giostre, a Legnano, hanno trovato casa. Stop forzato durante la pandemia. Mesi, per attrazioni e persone, di stanza vicino al Castello. Settimane di inerzia. Poi la possibilità di ripartire. E, adesso, il ritorno. In un posto che si può chiamare “casa”.
Dal 23 ottobre le attrazioni, in parte già funzionanti, saranno quasi cento. Un numero in linea con l’offerta delle edizioni allestite in passato. Come è possibile? Così, in conferenza stampa, il sindaco, Lorenzo Radice: «Abbiamo dovuto, come Comune, fare e chiedere sacrifici. Ma c’è la volontà di ripartire. Dando seguito a una tradizione ultracentenaria (il Luna Park si associa, fra l’altro, alla Fiera dei morti, ndr). Ricordiamoci gli obblighi e non solo quelli: gioia, divertimento, serenità, responsabilità».
Il comandante della Polizia Locale, Daniele Ruggeri: «Per confermare l’evento facciamo uno sforzo immane. L’area del Luna Park è grande e permeabile. Saremo sul posto. E, anche per questo, nei giorni di maggiore affluenza, abbiamo studiato percorsi di flusso e deflusso».
Nei weekend si potrà entrare al Luna Park da via per San Vittore. Uscita in viale Toselli. Ingressi contingentati e regolati, con l’aiuto di un contapersone. Misure anti Covid consuete (avere con sé la mascherina, mantenere la distanza interpersonale di un metro, igienizzazione frequente delle mani) più obbligo di Green Pass (le attrazioni in spazi chiusi non saranno accessibili alle persone sprovviste di certificazione).
Nel rispetto di obblighi sensati, sopravvive il piacere e la voglia di tornare a divertirsi, a lavorare, a riconoscere e ricambiare l’accoglienza. Heros Castoldi, in rappresentanza dei giostrai: «La nostra è stata una delle categorie più colpite dalla pandemia. E tanti sindaci si sono spaventati, hanno fermato le nostre attività anche quando si poteva ripartire. Noi abbiamo dovuto fermarci a lungo qui, a Legnano. Una città quasi natale, per noi. Quasi 70 famiglie, 224 persone. Siamo un paese viaggiante. Dentro una città, Legnano. Facciamo questo lavoro da quattro o cinque generazioni». E si vuole lavorare ancora. I primi giorni di presenza sono stati positivi. «La risposta delle persone – ha affermato Castoldi - è stata bella, così bella non ce la aspettavamo». E si gioca la carta della reciprocità: il 4 novembre, dalle 10.30 alle 13, “Luna Park senza barriere”, offerta di biglietti gratuiti alle associazioni del territorio che si occupano di persone con disabilità. Poi, dalle 15.30 alle 19.30, “Festa dello studente”, ticket omaggio agli alunni di primarie e medie, distribuiti dal Comune. Ma c’è di più: i giostrai stanno pensando a un defibrillatore. Da donare, secondo modalità da definire. Divertirsi può fare del bene