Buon viaggio, maestro Matteo Piccaia, tra i suoi colori. Lo sussurra Busto Arsizio triste per la scomparsa di quest'uomo che portava i colori nelle vite altrui attraverso la sua arte e non solo ed è scomparso oggi a 98 anni.
Nato in Veneto nel 1923, si era trasferito poi in Lombardia. Il talento e la dedizione facevano parte di lui, e li ha trasmessi anche al figlio Giorgio. Tra l'altro, un rapporto meraviglioso, quello tra padre e figlio che i bustocchi seguivano con affetto anche sui social. L'arte, la famiglia, la capacità di raccontare e raccontarsi, di trasmettere sensazioni e riflessioni autentiche: tutto questo erano, sono, Matteo e Giorgio.
Tra i post più intensi pubblicati in questi mesi da Giorgio, un'immagine con papà e queste parole: «Padre e figlio. Padre cos’è l’arte? È il riflesso che muove la Totalità».
Adesso Matteo è nella Totalità, ma i "riflessi" continueranno ad abbracciare Busto e le terre che il pittore ha narrato con intensità.
Condoglianze a Giorgio e a tutta la famiglia Piccaia dalla redazione.