Una lettera di solidarietà alla Cgil, dopo l'assalto alla sede romana del sindacato, è stata inviata dai vertici di Aime Varese alla segretaria generale della Camera del Lavoro varesina.
Il presidente di Aime Giuseppe Albertini e il segretario Gianni Lucchina si sono recati nella sede cittadina della Cgil dove hanno incontrato Stefania Filetti.
«La presidenza di Aime, appena appreso del vile e vigliacco atto terroristico subito dalla principale organizzazione sindacale, la Cgil, con la devastazione della loro sede nazionale ha immediatamente rivolto ai dirigenti ed agli iscritti della stessa la piena solidarietà e la condanna senza appello di tali atti - si legge nella lettera - colpire una organizzazione libera e volontaria, che da anni rappresenta milioni di lavoratori, significa colpire al cuore lo Stato, la democrazia e la Costituzione. Una situazione che oggi è toccata alla Cgil ma, se non si ferma questa spirale violenta, un domani potrebbe colpire qualsiasi altra organizzazione e/o sedi dello Stato».
«Per questa ragione noi affermiamo oggi: siamo tutti della CGIL - proseguono Albertini e Lucchina - dobbiamo dire un forte no alla violenza e condannare senza se e senza ma qualsiasi forma di intolleranza e di terrorismo, squadrismo e fascismo. Dobbiamo sentirci tutti colpiti da questo atto e tutti assieme uniti rispondere con determinazione. Uniti per la difesa della democrazia, della costituzione, della rappresentanza sociale e del lavoro. Girare la testa significa dare ancora più forza a queste frange, certamente e nettamente minoritarie di violenti, ma che creano tensioni e preoccupazioni».
«Ecco le ragioni che ci hanno spinto ad esprimere alla Cgil la nostra più sentita solidarietà - proseguono i vertici di Aime - sentimento che da subito abbiamo espresso telefonicamente alla segretaria della Cgil di Varese, Stefania Filetti nella giornata di domenica 10 ottobre e che lunedì 11 ottobre, abbiamo voluto trasmetterle di persona in un incontro tenutosi presso la Camera del Lavoro di Varese alla presenza dei vertici di Aime e della Cgil di Varese».
«Un incontro per riaffermare il ruolo straordinario ed insostituibile delle organizzazioni di rappresentanza e sostenere con forza tutte le associazioni e i cittadini che faticosamente ogni giorno cercano di costruire un futuro migliore, nella garanzia e nella tutela dei diritti al lavoro in qualunque forma venga svolto e nel rispetto della dignità e del pensiero di ognuno di noi - concludono Albertini e Lucchina - il nostro Paese oggi ha bisogno di unità, determinazione ed impegno affinché possa superare questa fase di crisi causata dalla pandemia e possa consegnare ai giovani un paese più ricco, sereno e solidale. Un futuro di sviluppo dove il lavoro sia il centro dell’attenzione e delle scelte politiche. Siamo certi che tutte le organizzazioni ed associazioni, in particolare quelle sindacali e datoriali, si sentono impegnate e si mobiliteranno a difesa del lavoro e nella costruzione di un futuro di sviluppo e di serenità».