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Gallarate | 24 settembre 2021, 11:17

Alzheimer, all’ospedale di Gallarate una seconda giornata di test

Forte richiesta di partecipazione (con 52 screening già effettuati) all’iniziativa organizzata da Asst Valle Olona per la Giornata mondiale dedicata alla patologia. L’ospedale gallaratese organizza un secondo appuntamento

Alzheimer, all’ospedale di Gallarate una seconda giornata di test

Martedì 21 settembre si è celebrata la Giornata mondiale dell’Alzheimer. Asst Valle Olona ha aderito mettendo a disposizione i suoi medici specialisti neurologi e l’équipe di Neuropsicologia dell’ospedale di Gallarate.
La giornata era organizzata nell'ambito del progetto di prevenzione e diagnosi del deterioramento cognitivo in fase iniziale.

Le persone potevano sottoporsi a un test gratuito, dopo una semplice prenotazione effettuata telefonicamente o per mail.
Le richieste totali pervenute sono state 105 (dalle province di Varese, Como e Milano).

Gli screening effettuati sono stati 52, e 53 saranno programmati in una successiva data.
L’efficacia della giornata è dimostrata dai numeri. «Abbiamo intercettato dodici persone meritevoli di approfondimenti – afferma il dottor Isidoro La Spina, responsabile della Neurologia degli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate. Ai restanti visitati è stato consegnato il materiale informativo con le norme comportamentali per la prevenzione del decadimento cognitivo. Aggiungo che a oggi continuano a pervenire al nostro reparto richieste sulla malattia di Alzheimer, noi diamo informazioni telefoniche per il corretto percorso alla diagnosi dei disturbi di memoria. Tali richieste confermano la necessità di fornire una costante informazione circa i percorsi già esistenti per la diagnosi precoce del deficit cognitivo».

Ma oltre all’attivazione di una seconda giornata per esaurire le richieste dei prenotati, il dottor La Spina guarda al futuro: «Il nostro progetto di cura ha l'obiettivo di diagnosticare il deterioramento cognitivo nelle fasi iniziali di malattia, al fine di avviare quanto prima il trattamento farmacologico e non- farmacologico. In particolare daremo importanza alla “stimolazione cognitiva” per mantenere le capacità residue e fornire strumenti operativi compensatori».

Redazione

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