Busto Arsizio - 22 settembre 2021, 15:11

Busto “tèra bumbardáa”. Bombardata dall’acqua

Palazzo Gilardoni, con Alfa, illustra le opere, in essere o progettate, per gestire le precipitazioni sempre più frequenti e intense. L’appello alla prudenza del sindaco, Emanuele Antonelli

Busto a mollo e in apnea. Capita sempre più spesso. “Bomba d’acqua”, si dice. I meteorologi storcono il naso ma l’espressione rende l’idea. L’episodio più recente risale a domenica scorsa. Sottopassi allagati, vie trasformate in piscine, auto come fossero gommoni. Cosa fare?

«La conferenza stampa di oggi, 22 settembre, era già programmata – dichiara il sindaco, Emanuele Antonelli, a margine di un incontro con i giornalisti a palazzo Gilardoni – ma capita nel momento giusto. Dobbiamo lavorare su questo tema». Al fianco del primo cittadino, Alessandro Raimondi, direzione lavori di Alfa, società che gestisce il servizio idrico in provincia di Varese.

Qualche numero. Gli investimenti fino al 2035 ammontano a quasi 35 milioni. Solo sulla fognatura, in zona Malpensafiere, sono programmati interventi per oltre due milioni e 300mila euro. Lavoro consistente anche in viale Boccaccio/via Magenta: previsione a quota 2 milioni e 900mila euro. Altri punti caldi: vie Mortara, Roccolo, Redipuglia, viale Trentino, vie Formazza, Crispi, Nannetti, piazzale Piemonte, viali Duca d’Aosta e Cadorna, vie Mentana, Lodi, Canton Santo e rione Sant’Anna. Gli appalti attualmente in esecuzione a Busto comportano investimenti per circa quattro milioni di euro, tra ampliamenti /potenziamento della rete fognaria e sostituzione di tubazioni.

Ma c’è una visione di più ampio respiro, un piano che «…prevede una serie di lotti comprendente adeguamenti di tratti della rete fognaria, realizzazione di vasche volano di accumulo, sistemi di dispersione e realizzazione di pozzi perdenti per lo smaltimento delle portate meteoriche in eccesso». Si lavora e si programma, dunque. Con un impegno particolarmente oneroso per la vasca volano nella zona di Malpensafiere, il cui scopo sarà la «…laminazione dei picchi di portata che provengono da monte». Territori di Fagnano e Cassano innanzitutto.

«Il piano è già approvato – così il sindaco di Busto, Emanuele Antonelli – con lo scopo, fra l’altro, di mitigare gli allagamenti nei sottopassi. È cambiato il tempo, è cambiato il clima. Le fogne tutto sommato funzionano, assorbono l’acqua in fretta. Ma le precipitazioni possono essere davvero eccessive. Dobbiamo cercare di fare almeno le cose più urgenti, a partire da via Magenta. E dovremo intervenire sui pozzi. Occorre organizzare dei tavoli di lavoro con tutti gli enti interessati».

Raimondi: «Sono stati individuati 11 lotti su cui intervenire in via prioritaria. Occorre realizzare vasche di laminazione e dispersione, oltre che risagomare alcune vasche esistenti. Intanto, la progettazione per la vasca in zona Malpensafiere, urgente, è parita».

Nell’attesa, c’è preoccupazione per ciò che può accadere in attesa dei lavori più importanti. «Quando ho visto ciò che succedeva domenica scorsa  – ha affermato Antonelli – ho diramato una comunicazione. State lontani dai sottopassi, dicevo. Ma le auto passavo lo stesso. Cercheremo di migliorare i sistemi per avvisare gli automobilisti. Ma serve anche che gli automobilisti rispettino i segnali. Altro? Fosse per me, posizionerei delle sbarre per impedire il passaggio delle auto nei punti critici. E visti i danni subiti, chiederemo lo stato di calamità».

Stefano Tosi