Busto Arsizio - 20 settembre 2021, 12:43

A Busto il certificato si ritira col giornale. Arriva l’anagrafe in edicola

Non solo le tabaccherie. A breve, i cittadini potranno ottenere alcuni certificati mentre acquistano il giornale. Obiettivo: ridurre le code all’anagrafe e dare nuova linfa alle edicole cittadine

Dopo le tabaccherie, le edicole (leggi qui). A breve, i cittadini di Busto Arsizio potranno ritirare alcuni certificati (normalmente rilasciati dall’anagrafe) mentre acquistano il giornale.

Con una triplice finalità: permettere ai cittadini di risparmiare tempo prezioso, sgravare di qualche incombenza i dipendenti del Comune e sostenere le edicole cittadine. Dieci (sulle venti presenti a Busto) quelle che attualmente hanno aderito all’iniziativa.

I certificati che possono essere rilasciati sono: nascita, morte, matrimonio, cittadinanza, esistenza in vita, residenza, stato civile, stato di famiglia, stato di famiglia e di stato civile, residenza in convivenza, stato di famiglia Aire, stato libero, unione civile, convivenza.

Questa mattina il servizio “anagrafe in edicola” è stato presentato dal sindaco Emanuele Antonelli e dalla vicesindaco Manuela Maffioli, insieme a Maria Rosa Naso, referente per Busto e Valle Olona del sindacato dei giornalai.

«Abbiamo approvato in giunta le linee guida per l’emissione dei certificati, come già avviene nelle tabaccherie – spiega Maffioli –. Da questo momento, gradualmente ma velocemente, il servizio verrà attivato».

L’iniziativa è stata presentata nell’edicola di viale Rimembranze di Simona e Natalia Mara perché, racconta la vicesindaco, «sono state loro a dirsi disponibili per questo servizio. L’amministrazione ha subito colto la proposta a beneficio della cittadinanza».

Dieci, come detto, le rivendite di giornali e riviste che hanno aderito su base volontaria. Ma nei prossimi giorni anche le altre dieci presenti in città potranno fare altrettanto.

«Ringraziamo gli edicolanti – prosegue Maffioli – per essersi messi a disposizione della comunità in un periodo in cui la pandemia ha complicato l’erogazione dei servizi demografici. A noi sta a cuore la vita delle edicole, che stiamo cercando di trasformare anche in centri di servizi per dare loro nuova linfa».

«Ben venga l’allargamento dell’adesione», aggiunge il sindaco Antonelli, unendosi ai ringraziamenti per la disponibilità, con l’auspicio di ridurre la mole di lavoro dell’anagrafe e, di conseguenza, le code che i cittadini sono spesso costretti a sopportare.

«È un modo di essere ancora più presenti e visibili nella nostra città», sottolinea Maria Rosa Naso, evidenziando il pesante impegno richiesto dall’attività dell’edicolante, al lavoro dall’alba fino a sera.

Ma «anche se per i giornali cartacei il momento non è semplice, noi siamo sempre a disposizione della gente e siamo felici di essere un punto di riferimento», osserva Giuseppe Bandi, titolare dell’edicola di viale Lombardia che ha aderito al servizio.

R.C.