Busto Arsizio - 18 settembre 2021, 18:15

Salvini: «A Busto squadra che vince non si cambia». Dal palco i «no a ius soli, droga libera e obbligo vaccinale»

Il leader della Lega ha fatto tappa in piazza Vittorio Emanuele per sostenere la squadra bustocca del Carroccio e il candidato sindaco Antonelli. «Evitiamo di tirarla in lungo, vi chiedo di vincere al primo turno», ha detto, prima di affrontare i temi nazionali, dal Ddl Zan alle tasse

Il primo pensiero è per «i gufi di sinistra che prevedevano pioggia». Poi subito l’appello ai cittadini: «Evitiamo di tirarla in lungo. Vi chiedo di vincere al primo turno, squadra che vince non si cambia. Ringrazio il sindaco e le donne e gli uomini della Lega».

Matteo Salvini fa tappa in piazza Vittorio Emanuele, dove la Lega ha organizzato la festa della famiglia, con musica, trenino e attrazioni per i più piccoli. Ad accoglierlo ci sono il segretario regionale Fabrizio Cecchetti, quello provinciale Stefano Gualandris, il senatore Stefano Candiani, il deputato Leonardo Tarantino e ovviamente i candidati alle elezioni amministrative d’ottobre.

Dopo la stretta di mano col candidato sindaco Emanuele Antonelli e le dichiarazioni ai cronisti (leggi qui), Salvini attacca: «Ci sono due visioni del mondo diverse e sta a voi scegliere qual è quella giusta per Busto e per l’Italia. A sinistra le priorità di questi giorni sono ius soli, Ddl Zan e la droga libera. Noi ci opponiamo perché la cittadinanza non si regala, perché l’educazione dei figli spetta alla mamma e al papà e la droga è morte».

E ancora: «Per noi la priorità è il lavoro e anche su questo ci sono due visioni del mondo differenti tra Lega e centrodestra e Pd e 5 Stelle. Per loro bisogna confermare il reddito di cittadinanza e cancellare quota 100 per tornare alla legge Fornero. Chi sceglie la Lega, sceglie l’esatto contrario».

Sulla pandemia: «Non puoi chiedere il green pass per andare a bere il caffè a Busto Arsizio, e far sbarcare 40mila immigrati senza regole, limiti, controlli, tamponi, vaccini, senza nulla». Proprio sui vaccini: «Grazie alla Lega al governo, il vaccino è una scelta. Io sono e sempre sarò contro l’obbligo vaccinale. L’80 per cento dei lombardi ha fatto una scelta precisa e io li ringrazio. E ringrazio anche il governatore Fontana e la Lega di Regione Lombardia, che sono stati diffamati per un anno».

Netto il “no” «a ogni nuova tassa. A sinistra stanno parlando di patrimoniale e c’è qualcuno che pensa di aumentare l’Imu. Bastava un Monti qualunque per aumentare l’Imu. Aggiungo: ho chiesto al presidente Draghi di tagliare le tasse sulle bollette della luce e del gas».

Tornando su Busto, «si può sempre far di meglio, ma a me quelli che stanno un po’ col centrodestra e poi vanno a cercare la poltrona da un’altra parte non sono mai piaciuti. Qua c’è la Lega, c’è il centrodestra, c’è una piazza di donne e uomini liberi».

Dieci minuti di discorso, molti di più per fare una foto con tutti i presenti in piazza.
Poi via verso Gallarate e Varese. La campagna elettorale non conosce sosta.

Riccardo Canetta