Campus Beata Giuliana, chi troppo vuole nulla stringe. Così si esprime il Movimento 5 Stelle, che a Busto sostiene la candidatura di Maurizio Maggioni con Pd ed Europa Verde.
«L’ultimo capitolo della saga del Campus di Beata Giuliana riguarda un finanziamento di 300.000 euro stanziati dalla Provincia di Varese al Comune di Busto Arsizio per sistemare e recintare l’area del futuro “parco dello sport” dove oggi sorge solo lo scheletro di un palaghiaccio voluto dall’ex presidente della Provincia Marco Reguzzoni. - afferma Cerini - Ripercorriamo la storia di questo progetto: nel 2007 la Provincia firma una convenzione con il Comune di Busto Arsizio per la realizzazione di un parco dello sport a Beata Giuliana e successivamente viene avviato il progetto per un palazzetto del ghiaccio, costato 3 milioni più altrettanti anticipati dalla Provincia al comune di Busto per proseguire i lavori».
Poi nel 2011 la rinuncia della società i lavori, lo scheletro dell'edificio, il nuovo bando e gli ultimi sviluppi fino all'idea del Palaginnastica, necessario per la Pro Patria Ginnastica.
«La stima delle opere passa da 15 a 22 milioni di euro in project financing, due palazzetti, uno polifunzionale che potrà essere utilizzato per il pattinaggio d’inverno e uno dedicato alla ginnastica per dare una casa alla Pro Patria Ginnastica, una piazzetta e un ristorante» dice ancora Cerini. Nel 2020 il bando viene vinto dall’unico raggruppamento di imprese partecipanti, i lavori sono attesi in aprile, ma a luglio ancora niente e si aspetta che i privati si muovano.
«Arriviamo quindi ad agosto con l’ultima sorpresa, un finanziamento della Provincia (sempre a guida Antonelli) di 300.000 euro per recintare sistemare l’area - osserva Cerini - Da un nostro sopralluogo l’area appare oggi incolta e abbandonata, però ci chiediamo: con quale giustificazione la Provincia devolve questi soldi al Comune di Busto Arsizio? Il progetto sembra in stallo, non c’è una tempistica certa, e forse si andrà per vie legali e un Ente pubblico elargisce soldi a fondo perduto in questo modo? Sembra tanto un’operazione puramente elettorale, fatta con i soldi dei contribuenti, per nascondere alla vista dei cittadini di Busto Arsizio quello che doveva essere un’opera simbolo sbandierata per anni dall’amministrazione e che si sta trasformando in un fallimento».