«Quel bambino cresciuto nel migliore nei modi», come dice di lui Roberto Bof, diventerà presto, grazie a mamma Francesca, il papà di Tommaso, che è ancora un passo in più dell'essere campione nelle piscine e nella vita.
Quando domani alle 13 italiane nell'Olympic Stadium di Tokyo il luinese Federico Morlacchi aprirà insieme a Bebe Vio il gruppo dei 113 atleti azzurri alle Paralimpiadi, non sarà solo la sfilata di un eccezionale portabandiera dell'Italia e della provincia di Varese ma anche quella, appunto, di un bambino cresciuto nei migliori dei modi, «affidato alla società giusta nel momento giusto, quando mamma Manuela lo lasciò nelle braccia della Polha perché ha sempre pensato che il genitore deve fare il genitore e l'allenatore l'allenatore» continua Bof.
Federico, che ha ricevuto su Instagram gli applausi e i cuoricini di Federica Pellegrini e il messaggio di Nicolò Martinenghi («Auguri amico mio»: sotto la foto nella gallery), è cresciuto «usando la testa e facendo sempre conto su quello che aveva - prosegue Bof - non su quello che non aveva: la parola "senza" lui non l'ha mai considerata. Questo ulteriore passo fa capire come abbia sempre usato al meglio tutto quello che la natura gli ha comunque dato, dal talento alla determinazione».
La prima Olimpiade di Londra, ricorda ancora Bof, «era stata per lui un sogno coronato da tre medaglie di bronzo, la seconda è stata la sua celebrazione a livello mondiale con la medaglia d'oro assieme a quelle d'argento, e questa terza segna un ulteriore passo della sua vita, molto probabilmente l'ultimo a livello agonistico. Ma ha già la testa per capire cosa farà, da tecnico o comunque da ciò che vorrà intraprendere, a partire dalla sua nuova famiglia nella sua nuova casa».
Buon olimpiade, ragazzo d'oro. «Viva Federico sempre, sempre Federico nel cuore». E presto anche Tommaso.