Il comune di Savona ha fatto da apripista e poi altri in Italia hanno scelto di istituire l’obbligo, per i proprietari di cani, di pulire la pipì dagli edifici dei centri storici. Secondo le ordinanze delle varie amministrazioni locali, i proprietari, così come devono avere i sacchettini per raccogliere le feci dei loro animali, devono portare con sé anche una bottiglietta d’acqua per ripulire la pipì.
La ratio è quella di tenere puliti gli edifici dei centri storici, dove spesso e volentieri i proprietari portano a spasso il loro cani. Anche a Varese c’è lo stesso problema: la pipì è sulle colonne di corso Matteotti, intorno ai cestini dell’immondizia e anche davanti all’ingresso di negozi e palazzi del centro.
I commercianti sono stufi di pulire: «Con il caldo la situazione è insostenibile – dicono – L’odore di pipì è fortissimo e se teniamo le porte aperte entra anche nei negozi. Dovrebbe esserci un provvedimento che vieta ai proprietari di far fare pipì ai loro cani sugli edifici, almeno nel centro città». A Varese non c’è e ci si dovrebbe affidare almeno al buon senso: «Basterebbe poco. I parchi e le aree cani a ridosso del centro non mancano – dicono – Prima di venire a passeggiare in corso potrebbero fargli svuotare lì la vescica».
Niente contro i cani ovviamente, che sono i benvenuti ovunque, «questo lo vogliamo sottolineare. Sono i padroni che vanno responsabilizzati».