Quello della sostenibilità ambientale è un tema globale, ma ci possono essere degli interventi anche a livello locale.
«Ci devono essere», puntualizza Margherita Silvestrini, candidata sindaca del centrosinistra a Gallarate.
Il rispetto per l’ambiente è uno dei punti principali del programma della coalizione.
Le proposte
«Non possiamo rimandare scelte irrinunciabili», afferma Silvestrini. E quindi «stop al consumo di suolo: la nostra città è altamente urbanizzata e il territorio è una risorsa fragile che va tutelata».
Un altro spunto riguarda l’adesione al Paesc, il piano d’azione per l’energia sostenibile, «affinché ci si possa impegnare concretamente con i cittadini per ridurre alcuni parametri, come l’emissione di Co2, attraverso interventi come la riqualificazione energetica degli edifici pubblici ma anche la facilitazione della riqualificazione energetica di quelli privati».
Più in generale, «questo tema – spiega la candidata sindaca – deve essere il filo rosso che conduce un’amministrazione nel suo operato in ogni ambito». Per facilitare questo aspetto, nel programma è presente l’istituzione di un assessorato alla sostenibilità.
Ma ci sono anche azioni più immediate, come l’installazione di cestini intelligenti che, «grazie a un chip, “segnalano” quando sono colmi, così da essere svuotati in maniera tempestiva, a beneficio del decoro della città».
E ancora: il posizionamento di una casetta dell’acqua in ogni rione. Quindi otto nuove strutture di questo tipo, con «la riduzione dell’utilizzo della plastica e uno scambio di comportamenti virtuosi tra i cittadini».
Tra gli impegni c’è anche una maggiore attenzione alla cura del verde e al miglioramento del patrimonio arboreo cittadino, «con un’attenta regolamentazione e strategia nella gestione».
I vantaggi della tariffa puntuale
Nel programma di Margherita Silvestrini rientra anche una diversa gestione dei rifiuti, con l’applicazione della tariffa puntuale. In questo modo, «la tassazione è basata sulla quantità di rifiuto indifferenziato che viene prodotto. L’introduzione di questo strumento, in una città che ha già raggiunto un buon livello di raccolta differenziata, porta con sé obiettivi di equità (perché così non si paga in base al presunto), di trasparenza (i rifiuti vengono identificati e quindi è possibile intercettare comportamenti non corretti), e premialità (un cittadino è incentivato a fare la raccolta differenziata)».
In questo modo, conclude Silvestrini, «si generano vantaggi economici per gli utenti e, allo stesso tempo, si genera un gran valore ambientale».