Politica - 19 agosto 2021, 15:13

Marin (Azione Varese): «Gli impegni assunti per il rilancio turistico della nostra città sono stati disattesi»

Il candidato al consiglio comunale analizzza, punto per punto, il programma elettorale della giunta Galimberti e lo mette a confronto con quanto realmente fatto fino ad oggi

Martedì è uscita la relazione di fine mandato della giunta Galimberti (leggi QUI). Il candidato di Azione Varese, Maurizio Marin ha analizzato punto per punto cosa era stato promesso nel 2016 nel settore del turismo.

«Il programma si apre con lo scommettere “sull’industria del bello e della cultura” con l’obiettivo di rilanciare l’economia cittadina. Prosegue poi con un importante slancio in avanti: far rientrare 𝙑𝙖𝙧𝙚𝙨𝙚 𝙩𝙧𝙖 𝙡𝙚 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙚 𝙙𝙞𝙚𝙘𝙞 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖̀ 𝙩𝙪𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙋𝙖𝙚𝙨𝙚, ottimisticamente entro i primi 3 anni di amministrazione. Una promessa decisamente sfidante ed ovviamente non riuscita», analizza Marin.

«Si continua poi con: la 𝙍𝙞𝙦𝙪𝙖𝙡𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙡𝙖𝙜𝙤 𝙙𝙞 𝙑𝙖𝙧𝙚𝙨𝙚, ma nulla di fatto eccetto il progetto di risanamento portato avanti da Regione Lombardia attraverso l’AQST. Il 𝙋𝙚𝙧𝙘𝙤𝙧𝙨𝙤 𝙩𝙪𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙤 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙫𝙞𝙡𝙡𝙚 𝙚 𝙥𝙖𝙧𝙘𝙝𝙞 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖𝙙𝙞𝙣𝙞, anche qui poco o nulla (eccezion fatta per Nature Urbane, con notevole investimento ed attenzione di pubblico a scemare); il 𝙩𝙪𝙧𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙨𝙥𝙤𝙧𝙩𝙞𝙫𝙤, di certo non mancano le competizioni di rilevanza nazionale ed internazionale, ma è scarsa la sinergia con le associazioni sportive locali oltre che la promozione di Varese come palestra naturale da cui ricavarne un effettivo vantaggio. La v𝙖𝙡𝙤𝙧𝙞𝙯𝙯𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙎𝙖𝙘𝙧𝙤 𝙈𝙤𝙣𝙩𝙚 𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝘾𝙖𝙢𝙥𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙁𝙞𝙤𝙧𝙞. Si sono promessi importanti interventi infrastrutturali come ad esempio la realizzazione di un parcheggio in prossimità della stazione di partenza della funicolare potenziandone il servizio, ma la situazione è rimasta quella di 5 anni fa».

E prosegue: «Idem per quanto concerne la riqualificazione dell’asilo di proprietà della Parrocchia del Sacro Monte promessa a 𝙘𝙖𝙨𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙋𝙚𝙡𝙡𝙚𝙜𝙧𝙞𝙣𝙤; per quanto concerne le 𝙞𝙣𝙞𝙯𝙞𝙖𝙩𝙞𝙫𝙚 𝙘𝙪𝙡𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡𝙞 è stato fatto sicuramente troppo poco rispetto all’enorme potenziale di Varese. I contributi sono stati limitati, poche gocce in un grande mare; davvero poco rispetto al numero di eventi che hanno potuto godere del patrocinio. Il 𝙥𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙘𝙖𝙩𝙞𝙫𝙤 incentrato sulla promozione del borgo a livello nazionale ed internazionale non è pervenuto. La realizzazione di 𝙛𝙚𝙨𝙩𝙞𝙫𝙖𝙡 𝙥𝙚𝙧𝙢𝙖𝙣𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙖𝙡 𝙎𝙖𝙘𝙧𝙤 𝙈𝙤𝙣𝙩𝙚 è lontana dall’obiettivo, sicuramente c’è il sostegno ad iniziative di rilievo come tra Sacro e Sacro Monte, nato dalla buona volontà di un privato cittadino, professionista del settore, ma siamo distanti dalla copertura annuale».

E ancora: «Lascia a desiderare la 𝙥𝙧𝙤𝙢𝙤𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙙𝙤𝙩𝙩𝙞 𝙡𝙤𝙘𝙖𝙡𝙞 attraverso mercatini in tutto il Paese. Sicuramente a livello cittadino si sono organizzate delle occasioni come ad esempio le casette in Piazza Monte Grappa o il mercato km 0 nel Piazzale dello Stadio, ma siamo anche qui lontani da iniziative forti che possano far conoscere Varese in altre città e province, con una proposta attrattiva. Nulla di rilevante anche nella 𝙫𝙖𝙡𝙤𝙧𝙞𝙯𝙯𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙚𝙧𝙞 esistenti dove molto è lasciato ad opera di volontari».

Infine l'ultimo punto: «La definizione di un 𝙩𝙚𝙖𝙢 𝙙𝙞 𝙚𝙘𝙘𝙚𝙡𝙡𝙚𝙣𝙯𝙚 del nostro territorio che possano raccontare quanto di bello abbiamo, ma anche in questo caso - fatta ovviamente eccezione per iniziative personali - nulla di rilevante. Non si è puntato sulla voglia di sviluppare il Brand Varese con efficacia. In conclusione? Gli impegni assunti per il rilancio turistico della nostra città sono stati disattesi  - ne ricava Marin - C’è tanto, tanto da fare, ma nulla di impossibile».

I.p.e.