«Sono passati 35 anni e sembra ieri. Forse perché ogni giorno parliamo di te e tu sei sempre presente nell’associazione che porta il tuo nome e che tu dal cielo ispiri e guidi. Aiutaci e proteggici con il tuo dolce sorriso. Mamma, papà, le tue sorelle e tutta la tua grande famiglia».
La grande famiglia è l'associazione Bianca Garavaglia e tutti i bambini che sono stati aiutati in questi anni nel nome e nel ricordo della piccola, scomparsa il 12 agosto 1986. Il suo fiore di speranza è sempre più bello e lo si ricorda oggi con questo commovente post.
In effetti, l’associazione Bianca Garavaglia nasce nell’aprile del 1987 per volontà di Franca e Carlo, genitori della bimba colpita all’età di 5 anni da una rara forma di neoplasia non curabile con le terapie allora esistenti. È la piccola che in ospedale disegna il fiore verde e fucsia diventato oggi simbolo dell'associazione e sinonimo di speranza per tanti altri bambini.
La missione è quella di raccogliere fondi da destinare a progetti di ricerca, cura e assistenza nell’ambito dell’oncologia pediatrica con particolare attenzione ai tumori solidi del bambino e dell’adolescente. In campo per la Struttura complessa di Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
E con che risultati importanti. «Negli ultimi 30 anni la percentuale di sopravvivenza a 5 anni per i bambini affetti da tumore è passata dal 50% al 70% - si ricorda - In noi la presunzione di aver contribuito, con il nostro lavoro e con quello dei medici e dei ricercatori che sosteniamo, a questo straordinario risultato. In origine 10 fondatori, oggi circa 1.000 soci e tanti sostenitori che sempre più numerosi condividono la nostra missione».