Il mondo degli incentivi riguarda tutta quella serie di proposte, soluzioni ed offerte che possono venire messe in atto tanto da un ente pubblico quanto da un ente privato, in maniera tale da avvantaggiare un numero più o meno ristretto di cittadini. Si pensi, in tal senso, all’operazione statale Cashback: una misura di portata nazionale nata con l’obiettivo di ridurre la circolazione di denaro contante, che offriva un rimborso del 10% di praticamente tutte le spese effettuate presso negozio fisico tramite sistema di pagamento elettronico.
Esistono poi degli incentivi pensati più direttamente per il mondo del lavoro: proposte che presentano vantaggi a determinate categorie professionali, o comunque a privati e attività che rispettino una serie di requisiti. Questo è il caso di Resto al Sud, un’iniziativa targata Invitalia, ovvero l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, che lavora alle dirette dipendenze del Ministero dell’Economia. Invitalia si occupa della gestione di tutti gli incentivi nazionali e quindi è una realtà da tenere sotto stretta osservazione da parte di imprenditori, startupper e simili. Per capire come funziona resto al sud di Invitalia è possibile informarsi sul portale Finanzafacile.net, dove trovare una guida approfondita che spiega quali sono i requisiti per partecipare al bando, a chi è indirizzato e quali sono le procedure da seguire per richiedere le agevolazioni.
Mansioni di Invitalia
Oltre a gestire tutti gli incentivi italiani, Invitalia si occupa anche di rapporti con altre istituzioni, come ad esempio la Pubblica Amministrazione, per far sì che i fondi comunitari e nazionali vengano spesi in tempi rapidi e nell’ambito di progetti di valorizzazione. Invitalia è inoltre sia Centrale di Committenza che Stazione Appaltante per la realizzazione di tanti diversi interventi strategici sul territorio nazionale.
Il gruppo Invitalia controlla infine diverse società specializzate in diversi settori: da Italia Turismo a Banca del Mezzogiorno, oltre a fornire un vero e proprio servizio di consulenza per tutti coloro che potrebbero essere interessati a usufruire di un determinato incentivo. Basta infatti collegarsi sul portale invitalia.it per ricevere consigli utili su come orientarsi al meglio tra i tanti incentivi disponibili, su come preparare una richiesta adeguata e su tante altre questioni relative all’assegnazione.
Come funziona resto al sud
Il bando Resto al Sud di Invitalia prevede che il richiedente possa accedere a un massimo di 50.000 euro, tramite tre diverse tipologie di agevolazione: innanzitutto il contributo fondo perduto del 35% di tutte le spese che verranno considerate ammissibili; dopodiché il finanziamento a tasso agevolato per il 65% della somma; infine il contributo in conto interessi a carico della stessa Invitalia.
La dotazione finanziaria totale di Resto al Sud è di 1.250 milioni di euro e permette di avviare delle attività imprenditoriali all’interno di tanti settori diversi: dall’industria all’artigianato, dalla pesca all’acquacoltura, dalla trasformazione di prorotti agricoli al turismo, passando anche per i servizi alle imprese e alle persone.
L’incentivo copre il 100% di diverse spese ammissibili, tra cui ad esempio la ristrutturazione di uno o più locali e/o la loro manutenzione straordinaria; e, ancora, l’acquisto di impianti, di macchinari o di attrezzature e software informatici. Come già anticipato in precedenza, la copertura del 100% delle spese di cui sopra si articola in un 35% dell’investimento totale versato sotto la forma di finanziamento a fondo perduto e in un 65% dell’investimento totale sotto forma di finanziamento.
Requisiti necessari
Possono accedere a Resto al Sud imprenditori e liberi professionisti che abbiano compiuto un massimo di 45 anni di età e che risiedano in una delle regioni del Sud Italia. Ci sono però delle condizioni ulteriori da rispettare nel caso in cui ci si aggiudichi il bando: ad esempio, sarà impossibile avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato durante la durata del finanziamento e, allo stesso modo, sarà impossibile essere titolare di altre imprese in esercizio.
Ultimo, ma non ultimo, il richiedente non potrà essere titolare di partite IVA per attività simili a quella per cui si è richiesto il fondo nei dodici mesi precedenti al momento in cui viene presentata la domanda.