Scuola - 22 luglio 2021, 08:06

L’Università dell’Insubria guarda al futuro con un progetto di espansione del Campus di Bizzozero

Il campus diffuso a Biumo, il recupero del rettorato al collegio Sant'Ambrigio, ma anche nuove aule, impianti sportivi e alloggi nell'area di Bizzozero. Il piano di sviluppo dell'Ateno in relazione al territorio, al vaglio del consiglio comunale

E' approdato ieri in commissione urbanistitica il progetto di espansione del Campus Universitario. Un documento che detta le linee guida di sviluppo dell'Ateneo varesino in relazione al territorio e che l'Università vorrebbe fosse approvato dal consiglio comunale, per poter mostrare una progettualità già condivisa con l'amministrazione in fase di richiesta di fondi e poter ottenere in futuro più velocemente le autorizzazioni per attuarlo.

Il progetto di espansione dell'Ateneo (la delibera con le specifiche allegata a fine articolo) riguarda il Campus di Bizzozero che vorrebbe essere ampliato con nuovi alloggi, nuove aule, un nuovo impianto sportivo, la ristrutturazione del padiglione Sempilli e la costruzione di un parcheggio multipiano. In centro città è in programma la ristrutturazione del collegio Sant'Ambrogio, sede del rettorato e di spazi culturali che si integreranno con piazza Repubblica. E poi c'è lo studentato diffuso a Biumo (leggi QUI). E si paventa anche la realizzazione di una stazione ferroviaria nella zona dell'ex Malerba.

«E' un progetto molto articolato che mette in luce le esigente dell'Università e le sinergie che in un modello organico può avere con le altre realtà locali - ha spiegato ai consiglieri il direttore generale dell'Insubria Marco Cavallotti -  Il nostro Ateneo può caratterizzarsi solo per la qualità dei servizi che offre e dobbiamo puntare su quello, con supporti per i nuovi studenti, anche da fuori territorio, ma con un territorio competitivo».
Sulla qualità dell'offerta didattica, l'Insubria ha dimostrato di poter primeggiare in Italia. «Adesso abbiamo bisogno di un piano di sviluppo dei servizi che possiamo offrire e che ci consenta di ottenere le successive autorizzazioni velocemente. Preferiamo un progetto innovativo per la logica di utilizzo delle risorse che vanno condivise con il territorio creando un file rouge che collega le amministrazioni, iniziative e università in un contesto di sviluppo unico».

Il documento che si chiede di approvare al consiglio comunale è però borderline. «Non è un masterplan, non è un progetto unitario e nemmeno un piano attuativo - ha spiegato l'assessore Andrea Civati alla commissione - E' una fattispecie un po' particolare: si tratta dell'approvazione di un documento di indirizzo generale che non ha valenza prescrittiva. Sono solo linee direttrici generali che ispireranno l'Ateneo per poi giungere ad un progetto unitario che indichi puntualmente i parametri urbanistici. Linee guida però, alla luce della rilevanza che l'Università ha in città, crediamo debbano essere condivise e approvate anche dal consiglio comunale». 

Seppur condividendo il progetto di sviluppo del nostro Ateneo, i consiglieri hanno espresso perplessità sulla natura del documento presentato. Secondo i membri della consulta per la qualità urbana «non li si può definire così generico, perché sono esplicitati volumi, con dettagli chiari - ha detto l'architetto Angelo Del Corso - Non vorrei che poi questa fosse l'evoluzione naturale del progetto. Lo studentato adiacente all'Università non è stato un buon intervento architettonico e l'immagine dell'Università deve dare anche il senso della qualità».

Osservazioni condivise anche dal consigliere Fabio Binelli (Lega) che ha esplicitamente definito il documento «una marchetta pre elettorale. Un gagliardetto da esporre» e considera grave il «portare un documento così importante nell'ultimo consiglio comunale, senza avere il tempo di valutarlo accuratamente. Ci vedo più che altro il tentativo di appropriarsi di un tema come l'Università». Entrando nel dettaglio del piano di sviluppo, Binelli ha osservato come «abbiano sempre chiesto qualità progettuale all'Università e non è mai stata rispettata. Gli edifici di Bizzozero sono degli obrobri e concepiti in modo approssimato. In questo nuovo documento si parla di 9600 metri quadri per un edificio in via Dunant su 3 livelli per 12 metri di altezza; di un edificio di 14 mila metri quadri su 5 livelli per 18 metri di altezza, dell'ampliamento del padiglione Sempilli, di un altro impianto sportivo, e addirittura di un parcheggio multipiano che va nella direzione opposta rispetto all'incentivare la mobilità sostenibile che prevede il Pums. c'è poi la fantascientifica stazione che Ferroviarie Italiane dovrebbe creare in una scarpata a ridosso dell'intervento Malerba».
In conclusione, per Binelli sarebbero «suggestioni e incoerenti con gli altri piani e con lo stesso pgt.  Ci sono criticità pratiche e non si capisce nemmeno se questo testo si può emendare e che fattispecie di documento sia»

La commissione ha comunque approvato il piano che sarà discusso anche in consiglio comunale nell'ultima seduta, in programma entro la fine del mese di luglio. Qui sotto la registrazione integrale della seduta della commissione.

Files:
 delibera campus università 1  (90 kB)

Valentina Fumagalli