«In quel tragico giorno io avevo solo sei anni. Sinceramente ricordo poco di quello che è accaduto. Ma ricordo il dolore». Sono passate da poco le 9.45 di oggi, 2 luglio, e a parlare è Giulia, sindaca del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze. Emoziona tutti i i partecipanti alla cerimonia con la quale, a otto anni dai noti fatti, si ricorda Laura Prati. Davanti al “suo” Municipio, nel cuore di Cardano al Campo.
Ad ascoltare, a rinnovare la memoria della collega, ci sono i sindaci del territorio. Fra gli altri, Nicola Poliseno, parente di Laura. C’è la famiglia: il marito Giuseppe, i figli Massimo e Alessia. C’è il vicesindaco di allora, Costantino Iametti, a sua volta ferito nell’agguato mortale. Ci sono i cittadini. Accolti dal sindaco di adesso, Maurizio Colombo.
Che nel suo discorso confida un’aspirazione legata al ruolo: « Spero di riuscire, insieme alla mia squadra, ad interpretare al meglio la volontà espressa da moltissimi cardanesi di rimanere fedele ai compiti istituzionali ricoperti. Un impegno è sicuramente ricordarsi di Laura come esempio da seguire nella caparbietà dimostrata nell’ affrontare di petto e senza paura le criticità che per noi, oggi, si traducono negli strascichi della pandemia per uscire finalmente dallo stato di disagio, soprattutto sociale, in cui il Covid ci ha costretti.
Sulla cittadinanza: «L’ auspicio più grande è quello che questa commemorazione non si esaurisca con oggi ma si rinnovi ogni volta che i cardanesi si confrontano con le istituzioni della loro città e rimanga viva nell’animo di ogni cittadino». Infine, tornando ai momenti che paralizzarono Cardano (e non solo) e che fu necessario superare: «Tutti i cittadini sono uniti nell’intimo e nei ruoli per commemorare la memoria della sindaca Prati E attraverso il suo ricordo e la sua capacità di unire e ispirare il meglio di noi… ripartiamo uniti. Le istituzioni e gli ideali sono più forti di ogni forma di illegalità».
Parola alla sindaca junior. Inevitabili i riferimenti al Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, istituzione nella quale Laura Prati credeva. E alla possibilità offerta alle giovani generazioni di fare sentire la propria voce. «Io – ha aggiunto Giulia – mi sento in dovere di parlare di lei perché anche io sono diventata sindaca […]Oggi voglio stringermi ai suoi famigliari. Avrei tanto voluto conoscere di persona questa meravigliosa donna e dirle grazie, grazie Laura, per tutto ciò che hai donato alla tua amata Cardano! Ciao Laura».
Applausi.