Gallarate - 01 luglio 2021, 20:06

L'appello di Ascom ai gallaratesi: «Arrivano i saldi, spendete i soldi nei negozi sotto casa»

Il messaggio viene consegnato anche ai negozianti, dal presidente Chiodi e dall'assessore Mazzetti: «Tenete aperte le vostre attività anche in orario serale, soprattutto ai venerdì e al sabato»

L'appello di Ascom ai gallaratesi: «Arrivano i saldi, spendete i soldi nei negozi sotto casa»

Arrivano i saldi, un'occasione importante per tutti in questo momento e a Gallarate risuona un messaggio:  «Fate i vostri acquisti nel periodo dei saldi nel negozio sotto casa. Spendete i vostri soldi, pochi o tanti che siano, nella vostra città».

Ascom Confcommercio Gallarate accoglie l’appello lanciato a livello provinciale dal segretario generale di Uniascom, Sergio Bellani, e lo rilancia con forza trovando nell’assessore al Commercio, Claudia Maria Mazzetti, un fondamentale alleato.

«In un momento come questo», spiega l’esponente della giunta Cassani, «sostenere il commercio è un “dovere” di tutti, ne va della sopravvivenza dei nostri centri che sono l’anima delle nostre città. I lockdown hanno cambiato le abitudini di molti che hanno riscoperto il negozio sotto casa, tornando ad apprezzarne la qualità dei prodotti e della merce e il valore, insostituibile, del rapporto umano. Chiedo ai  gallaratesi di continuare a rivolgersi al negoziante di fiducia, perché il commercio di vicinato è un patrimonio che dobbiamo conservare».

I saldi partiranno sabato 3 luglio, e proseguiranno per sessanta giorni, fino a martedì 31 agosto. Renato Chiodi, presidente di Ascom Confcommercio Gallarate e Malpensa, non usa mezze parole a va diritto al punto: «Per molti negozianti sarà una prova senza appello, dalla quale probabilmente dipenderà il futuro dell’attività. Dopo i lunghi e dolorosi mesi di chiusure forzate a causa della pandemia, è infatti questa l’occasione per cercare di recuperare parte del fatturato andato perduto.

Il presidente Chiodi e l’assessore Mazzetti chiedono insomma ai gallaratesi di non uscire «nostri confini» per andare in cerca dell’affare o per acquistare a prezzi di vantaggio il prodotto di cui si ha bisogno. «Quello di spendere i propri soldi senza sconfinare in provincia di Milano, in Svizzera o in Piemonte, in questa particolare situazione di crisi economica va visto come un investimento sul futuro dei centri storici. La ripresa economica non può non prescindere dalla tutela del commercio locale, legata a doppio filo con quella dei cuori pulsati di ogni paese e città, grandi o piccole che siano».

Gli appuntamenti serali già partiti, organizzati dal Distretto urbano del commercio e dal Naga, sono un motivo in più per restare nella città dei Due Galli.

La risposta in questi primi fine settimana d’estate è arrivata: centro storico pieno di gente e locali pieni. Parte perciò da qui l’invito di Chiodi e Mazzetti ai negozianti cittadini: «Tenete aperte le vostre attività anche in orario serale, soprattutto ai venerdì e al sabato. Approfittate della tanta gente che arriva in centro storico e non puntate solo e soltanto all’incasso del momento, perché in molti torneranno il giorno dopo a fare l’acquisto “adocchiato” la sera prima».

Chiodi, infine, riprende le parole del segretario generale di Uniascom, proponendo a tutti «di fare squadra». Ai gallaratesi di non disperdere altrove i propri euro e al negoziante, oggi più che mai, il rispetto delle regole a tutela dell’acquirente.

Regole riassunte del decalogo “Saldi chiari”, sottoscritto in provincia di Varese oltre dieci anni fa e ancora attualissimo. Si va dall’obbligo di accettare il pagamento con carta di credito fino alla sostituzione dei capi, passando da diritto del cliente di provare i capi e dal dovere del venditore di non alterare il prezzo di partenza o di proporre fondi di magazzino senza segnalarlo.  

Redazione

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