«Sono lontano da 13 anni, ma vi voglio bene come il primo giorno in cui vi ho incontrato». Va dritto al cuore, l'omelia di don Luigi Caimi, ex parroco di Sacconago. Si rivolge alla parrocchia di Busto Arsizio dove ha lasciato un segno profondo, alla città che l'ha amato e stimato. Si era anche affezionato alla Pro Patria, spronandola in tempi non facili: un gesto che ricordò a molti don Angelo Volontè, la cui lapide si può vedere fuori dalla Chiesa Vecchia.
Per i 40 anni di sacerdozio, il parroco don Claudio Caregnato ha invitato il suo predecessore a celebrare la messa domenica 27 giugno. In giorni importanti: il 29 giugno ricorre la festa dei Santi Pietro e Paolo, la patronale di Sacconago.
Don Luigi ha ringraziato don Claudio, ha avuto una parola per tutti i preti e le suore, ha ricordato coloro che non ci sono più. Ancora oggi, quando viene a sapere che qualche ex parrocchiano è venuto a mancare, dice una messa per lui: «È il mio modo per essere presente».
E ancora, ha parlato delle grandi vocazioni di cui Sacconago è stata portatrice, della sua fede così radicata: «Ho trovato una parrocchia eccezionale. Tante persone qui mi hanno insegnato tanto, perché erano e siete anime belle».
L'ex parroco ha così mandato tutto il suo affetto («Vorrei darvi un abbraccio consolante») e ha ribadito nell'omelia l'importanza dell'amore, per essere missionari del Vangelo. Così come «la nostra fede deve rispondere oggi qui, nelle nostre case».
Al termine della messa, durante la quale era presente anche il sindaco Emanuele Antonelli, don Luigi ha mantenuto un'altra abitudine: il suo grazie ai chierichetti e alla cantoria.