Valle Olona - 23 giugno 2021, 16:24

Castellanza, l’impegno di Andrea e Alessandro per il compagno con disabilità raccontato a TEDxYouth

I due neo-diplomati dell’Istituto Facchinetti hanno illustrato il progetto realizzato per aiutare un coetaneo con disabilità

Da sinistra, Alessandro Crespi e Andrea Galliano

Non sono sempre gli adulti a dover insegnare ai giovani, a volte sono gli stessi giovani che, raccontandosi e confrontandosi, possono insegnare molto ai loro coetanei. È questo lo spirito di TEDxYouth@Varese, che quest’anno ha visto salire sul palco anche Alessandro Crespi e Andrea Galliano, studenti dell’Istituto Facchinetti di Castellanza.

Il percorso che ha portato i due neo-diplomati del Facchinetti a raccontare la loro esperienza ai propri coetanei è stato, però, un po’ diverso dal solito: «Normalmente – spiegano Alessandro e Andrea – si partecipa a questo evento su base volontaria, presentando la propria candidatura che viene poi valutata dagli organizzatori.

Nel nostro caso, invece, è stata l’organizzazione dell’evento a contattare la scuola, per invitarci a presentare la nostra richiesta di partecipazione; dobbiamo ammetter che questo ci ha fatto molto piacere, non ce lo aspettavamo».

Questo, in sintesi, il percorso che ha portato i due studenti a raccontare al TEDxYouth@Varese l’esperienza maturata partecipando al pluripremiato progetto “DIALOGando”, durante il quale gli alunni partendo dall’analisi dei bisogni di un compagno hanno studiato delle soluzioni che potessero rendergli più semplice utilizzare gli strumenti informatici.

«Nell’abito di questo progetto - raccontano i due relatori - abbiamo cercato di creare qualcosa che potesse rispondere appieno alle necessità di Jerry (leggi qui). Quello a cui molti non pensano, però, è che se a Jerry serviva un supporto tecnologico è perché nessuno glielo aveva fornito prima, e questo ci ha portato a fare alcune importanti considerazioni anche sul mondo delle aziende».

Quanto vissuto tra i banchi di scuola, infatti, è stato lo spunto per i ragazzi per condividere delle riflessioni più ampie sul mondo aziendale, sottolineando come sia importante superare la mera logica del profitto per arrivare ad abbracciare una dimensione in cui vengano considerate anche etica e morale.

«Purtroppo oggi sono poche le aziende e imprese che sviluppano progetti solidali per una mera motivazione morale – proseguono Alessandro Crespi e Andrea Galliano – lo fanno per un interesse prettamente economico.

Ma pensate a cosa è stato fatto per non perdere l’intelletto di Stephen Hawking quando, nel 1985 gli fu diagnosticata la sua malattia, e pensate a quanto il mondo ha guadagnato dalla tecnologia realizzata allora.

E se oggi ci fossero altre migliaia di Stephen Hawking serrati nella loro prigione di inesprimibile intelletto?».

Una riflessione importante, quella dei ragazzi del Facchinetti, che dovrebbe essere seriamente presa in considerazione non solo dai loro coetanei, ma anche dagli adulti, che da loro potrebbero imparare molto, a testimonianza che spesso sono proprio i più giovani, con la loro visione del mondo, a darci gli strumenti per poter migliorare la società.

Loretta Girola