Busto Arsizio - 21 giugno 2021, 05:00

Monsignor Livetti e i suoi 90 anni: fede, bene, dolori e storia dei bustocchi

I gruppi familiari, il rapporto con le persone, l’addio a don Isidoro, la consapevolezza e la tutela della cultura, della storia e dell’arte a Busto. Auguri, don Claudio. E buon lavoro

Monsignor Livetti, 90 anni oggi

Monsignor Claudio Livetti, 90 anni. Li compie oggi, alla Provvidenza. Buon compleanno! In prima linea, come sempre. Le  circostanze lo hanno portato lì, ospite, nel contesto Rsa, dove il Covid ha colpito con forza. E lì, in trincea, c’era e c’è. A vivere, fare, rassicurare, celebrare messa, pronto a tutto ciò che il suo Ministero comporta. Una presenza.

Recentemente ha ricordato Angioletto Castiglioni. «Era un uomo retto e duretto» ha detto, fra il serio e il faceto, scherzando su un rapporto profondo, tornando alla persona che aveva attraversato i lager. Una persona cui era legato da un'amicizia schietta e istintiva. E ha parlato di don Isidoro Meschi, un martire, energia e fede, fonte di dolore (per la l’improvvisa scomparsa) e di speranza (l’esempio che ancora ispira).

Monsignor Livetti è un pezzo della storia di Busto. Una voce inconfondibile. La hanno ascoltata in tanti nelle aule, nelle chiese, nelle radio, in tv. Nei confessionali e nelle chiacchierate che si improvvisano ovunque perché ci si fida di un interlocutore disponibile e accogliente. Una voce che ha aggregato le famiglie, incoraggiandole alla conoscenza reciproca, all’impegno, all’amicizia.

Don Claudio è uno scout. Ha conosciuto il seminario, l’oratorio, la montagna, la missione. L’umanità. Ci fu un periodo in cui rischiò di essere classificato come il “Monsignore dei restauri”. Per meriti. Tante le riqualificazioni che è riuscito a mettere a segno, per edifici religiosi e non. Verificava i lavori, caschetto in testa. Si arrampicava sulle impalcature. Il colpo di genio furono le stelle di Santa Maria: adottane una, propose. E gli astri coccolati dai bustocchi impreziosiscono un cielo ben più ampio rispetto a quello della volta, fiore all’occhiello del Santuario.

Ancora, la Scuola della Parola: centinaia di giovani che lo seguivano, in continuità con il messaggio dell’arcivescovo Carlo Maria Martini. L’instancabile attività con i Consigli pastorali. Le centinaia di matrimoni celebrati e “curati”. La giovialità quasi inaspettata.

Buon compleanno, monsignor Livetti. Don Claudio. E buon lavoro.

Stefano Tosi