Busto Arsizio - 28 maggio 2021, 13:08

Busto: la solidarietà del “Passaparola” ha un indirizzo

Via Ferrer crocevia per aiutare ed essere aiutati. Secondo quattro principi: sinergia, empatia, amicizia, apertura

Il Consiglio direttivo di Passaparola con il sindaco Antonelli, simpatizzanti e rappresentanti del Gruppo Scout Busto 33

Ora il Passaparola ha un punto di arrivo e di partenza. Si trova in via Ferrer 47. Lì c’è la sua nuova sede, messa a disposizione dal Comune. Spazi comodi e funzionali, che profumano di fresco, grazie all’impegno di tanti volontari impegnati nell’allestimento. Oggi, un ampio locale ha ospitato  la stampa per un momento di presentazione al quale ha partecipato il sindaco, Emanuele Antonelli. Facile immaginare che quella sala sarà la base logistica per raccogliere e gestire le derrate alimentari da distribuire ai bisognosi (l’associazione è in prima linea sul fronte del lavoro e delle necessità più impellenti, incluse quelle alimentari, per le famiglie in difficoltà).  

Percorrendo il corridoio di accesso,  si lambiscono diversi uffici. Le porte sono tante. Non un segnale di chiusura, tutt’altro: le persone che faticano, spesso provano un pudore invincibile. Bisogna accoglierle e rassicurarle. Garantire loro un guscio d’intimità nel quale possano sentirsi libere di aprirsi è fondamentale. Così Paola Surano, presidente dell’associazione: «Eravamo alla ricerca di una sede stabile. Oggi siamo qui. Grazie al Comune, a persone che hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro capacità, ad  aziende che ci hanno seguito e aiutato, al Gruppo Scout Busto 33. Dai sanitari ai pc al verde: abbiamo ricevuto tanto per dare tanto. Seguendo i nostri principi:  sinergia, empatia, amicizia, apertura».

Devis Martinello, vicepresidente, ha ricordato che «…non vogliamo avere confini. Anche in questo momento, mentre parliamo, ci sono nostre derrate alimentari in viaggio verso la Liguria. Allo stesso tempo, non ci dimentichiamo che siamo partiti da qui. Da Busto».

«Stiamo sperimentando – ha commentato Paola De Bernardi, che lavora a stretto contatto con i volontari – la soddisfazione dei “nostri”, di tutte le età: dagli anziani alle famiglie con bambini».

Infine il sindaco Antonelli: «Per chi ha bisogno, noi ci siamo». Non una dichiarazione di forza («I nostri Servizi sociali sono oberati, da soli non ce la facciamo») ma un’apertura alle iniziative che nascono e crescono  sul territorio, andando incontro ai bisogni: «Abbiamo la possibilità di metterci al loro servizio». Via Ferrer 47. Nuovo capolinea. Nuovo punto di partenza.

Stefano Tosi