La casa di riposo San Luigi Gonzaga di Gorla Minore, che fa parte del gruppo toscano Edos, riapre gli ingressi a nuovi ospiti e alle visite dei parenti, per cercare di tornare lentamente alla normalità in tutta sicurezza.
Grazie a un lungo lavoro di riorganizzazione, alla campagna vaccinale, che nelle Rsa del gruppo ha raggiunto oltre il 95% della totalità di ospiti e dipendenti, a protocolli ben studiati e sempre aggiornati, che hanno previsto un costante uso dei Dpi, formazione continua per il personale e investimenti aziendali per adeguarsi a ogni normativa di sicurezza, le Rsa tornano a essere un luogo sicuro e protetto per eccellenza, dedicato ad anziani e categorie fragili, finalmente accessibili sia in termini di nuovi ingressi, per soggiorni brevi o definitivi, senza più obbligo di isolamento (tranne per casistiche specifiche), sia in termini di visite in presenza, pur mantenendo attive anche tutte quelle modalità alternative, come videochiamate e Stanze degli Abbracci implementate in questo lungo anno, per favorire i contatti tra gli ospiti e i loro cari in ogni evenienza.
È la Circolare del Ministero Della Salute, datata 5 maggio 2021 e aggiornata all’8 maggio, a regolamentare gli ingressi di nuovi ospiti nelle strutture e gli accessi alle visite agli ospiti, modulata come sempre da indicazioni di carattere territoriale e regionale.
In assenza del Green Pass le visite sono concesse se: il visitatore presenta un certificato di guarigione da Covid entro 6 mesi; il visitatore presenta certificato di vaccinazione completa o parziale, in caso di più dosi, da almeno 14 giorni; il visitatore presenta certificato di tampone antigenico o molecolare con esito negativo effettuato entro le ultime 48h. In ogni caso, gli accessi nelle strutture del gruppo prevedono la sottoscrizione di un Patto di Responsabilità condivisa.
Come testimonia il dottor Matteo Marastoni, Responsabile di Governo Clinico: «L'altissima adesione da parte del personale ci ha permesso di raggiungere in moltissimi casi una copertura che supera il 95%. Questo ci farà fare la differenza, andando anche a confermare quei dati che testimoniano come i casi Covid-19 siano crollati laddove il personale sanitario ha aderito alla campagna di vaccinazione». La campagna vaccinale ha anche permesso poi di portare avanti nuove attività, per una quotidianità sempre ricca e stimolante per ogni ospite: nelle Rsa, il continuo e appassionato lavoro d’équipe in questo difficile anno ha potuto garantire non solo il mantenimento, ma anche l’arricchimento delle tante attività essenziali alla quotidianità degli anziani, come attività di animazione e cura che non sono state cambiate nella loro essenza, ma riviste negli spazi e nelle forme di aggregazione per aiutare i senior a far fronte all’isolamento dovuto al Covid, con ascolto, umanità e tante proposte per il recupero psico-fisico modulate su ogni ospite, dove protagonista è il confronto verbale e lo scambio sul vissuto di ogni giorno.