Varese - 25 maggio 2021, 14:47

Non ce l'hanno fatta tre piccoli cigni dei Giardini Estensi: «Non dategli cibo e non avvicinatevi»

Un via vai continuo, con bambini e passeggini, per vedere i piccoli cigni nati ieri al laghetto dei Giardini Estensi. Uno stress continuo che ha portato alla morte di tre dei quattro piccoli: «Quello rimasto deve resistere con la mamma almeno un mese, lasciatelo in pace»

I fari sono puntati sui cigni dei Giardini Estensi (leggi QUI), ma vale la pena ricordare che tutte le rive dei laghi e fiumi in provincia di Varese sono ricche di fauna nidificante per la quale valgono gli stessi semplici accorgimenti: non portare cibo ed evitare di avvicinarsi in presenza di piccoli, con la conseguenza di arrecare solo stress e disturbo agli animali.

«Per tutta la fauna selvatica, e a maggior ragione in presenza di piccoli, la prima regola è quella di non avvicinarsi – dichiara il naturalista Milo Manica, volontario di Lipu Varese e socio del Gruppo Insubrico di Ornitologia – Inoltre è fondamentale non portare cibo, che nella maggior parte dei casi si rivela inadeguato o dannoso. E’ utile poi sapere che gli anatidi depongono diverse uova perchè c'è un tasso di mortalità per cause naturali che non deve destare stupore. In generale un intervento auspicabile da parte delle amministrazioni per la tutela della fauna nidificante è quello di sensibilizzare le persone a non portare cibo, come il pane, perché dannoso alla loro salute. In questo senso è utile l'iniziativa del Comune di Varese di porre cartelli informativi sul tema: un’iniziativa che speriamo sia presa ad esempio anche da altre amministrazioni nei tratti di lago o fiume più frequentati»

«Ringrazio tutti i cittadini che ci stanno contattando circa lo stato dei pulcini della coppia di cigni del laghetto dei Giardini Estensi – dichiara l’assessore all’Ambiente Dino De Simone - in questi mesi abbiamo contattato alcuni centri faunistici specializzati nel recupero fauna per avere informazioni adeguate su quali azioni adottare. Ora dobbiamo fare in modo che il pulcino stia con la madre almeno un mese. Poi decideremo dove portarlo per farlo crescere bene. Nel frattempo chiediamo alcune accortezze da parte di tutti, con attenzione a non avvicinarsi e non portare pane o altro. Semplici comportamenti che valgono anche per località come la Schiranna dove sono presenti molti esemplari di selvatici. Per questo abbiamo predisposto dei cartelli informativi con queste indicazioni, al momento provvisori ma che verranno presto sostituiti con quelli definitivi»

E’ importante sapere che il pane è dannoso per la salute di tutti gli uccelli selvatici, e quelli acquatici non fanno eccezione: povero di sostanze necessarie come sali minerali e vitamine, il pane si limita a dare una sensazione di sazietà che impedisce agli uccelli di alimentarsi in modo adeguato, portando in alcuni casi a malformazioni che possono impedirne il volo, con ripercussioni sulla capacità di sopravvivenza. Inoltre a contatto con l'acqua può sviluppare batteri pericolosi. La cosa migliore è non dare nulla e non abituare gli animali a un'eccessiva confidenza con l’uomo, mettendo a rischio sia se stessi sia le persone».

 

Redazione