Alto Milanese - 17 maggio 2021, 23:14

Il 12 giugno la scuola di Parabiago sarà intitolata a Felice Musazzi

Quel giorno l'intitolazione ufficiale per la scuola primaria: il cofondatore dei Legnanesi era parabiaghese di nascita

Felice Musazzi

Un gesto importante per il territorio e per il teatro. Una cerimonia molto sentita quella che darà il nome di Felice Musazzi alla scuola primaria di San Lorenzo il 12 giugno alle ore 11.

Il Consiglio d’istituto e l’amministrazione comunale, alla presenza degli eredi Musazzi, intitoleranno, infatti, ufficialmente l’edificio a uno dei personaggi e artisti più conosciuti del teatro dialettale milanese in occasione del centenario dalla nascita. 

Felice Musazzi nacque, infatti, a Parabiago il 10 gennaio 1921 nella frazione di San Lorenzo. Da sempre manifestò una spiccata tendenza alla recitazione, tanto che, finita la guerra e dopo gli anni di prigionia in Russia, fonda, assieme a Tony Barlocco e Renato Lombardi, la compagnia teatrale dialettale I Legnanesi.

L’inizio della compagnia è curioso perché, come spesso accade, tutto prende vita presso un oratorio: Legnarello, una frazione della Città di Legnano e, poiché era prevista nella recitazione delle commedie il ruolo anche di donne, ma era vietata la partecipazione di attrici, i tre interpreti uomini dovettero necessariamente travestirsi. L’originalità e la capacità di far sorridere attraverso il racconto della quotidianità di allora, portarono la compagnia al grande successo che oggi conosciamo grazie a Felice Musazzi, attore nelle vesti della Teresa, ma anche commediografo e regista teatrale.

«Il tema del dialetto, della quotidianità di allora, del fatto che le donne nel dopo guerra non potevano recitare nelle commedie teatrali -  dichiara il sindaco Raffaele Cucchi- sono curiosità che fanno parte della nostra storia e che vorremmo consegnare alle nuove generazioni per suscitare domande sull’identità di un territorio che ha vissuto nei cortili e nei campi. Una scuola intitolata a Felice Musazzi, infatti, ricorda il personaggio e apre domande sui nostri nonni e bis-nonni, su come vivevano e sulle tradizioni che avevano… la toponomastica, in fondo, è un’occasione per creare conoscenza e alimentare la cultura». 

Durante la cerimonia di intitolazione le classi quinte si cimenteranno in canti popolari del tempo, accompagnati dal suono della chitarra e coordinati dai propri insegnanti, un lavoro che ha richiesto un impegno non indifferente per alcune parole dialettali. «Fa molto piacere poter dare a un plesso così dinamico, collaborativo e festoso un riferimento come Felice Musazzi - racconta la dirigente scolastica Monica Fugaro - personaggio di simpatia e gioia in un momento, tra l’altro, in cui tutti avremmo bisogno di sorridere e sdrammatizzare. Inoltre, la frazione di San Lorenzo ben si presta ancora, seppur inserita in un contesto multiculturale, alla dimensione locale e il papà dei Legnanesi nasce proprio qui. La toponomastica serve proprio per ricordare e mantenere viva la cultura di un tempo. Ringrazio il corpo docente per l’entusiasmo che hanno messo nel realizzare questo momento celebrativo coinvolgendo i ragazzi delle quinte». 

Il taglio del nastro e la presenza delle autorità del territorio daranno alla giornata una valenza di festa e di ripresa nonostante le misure di distanziamento che si dovranno tenere. Il Comitato per il Centenario di Felice Musazzi (1921-2021) si unisce agli apprezzamenti per questa iniziativa: «Per la famiglia Musazzi e per il Comitato è motivo di orgoglio sapere che la città natale di Felice Musazzi ha deciso di ricordarlo nel centenario della sua nascita. Legare il suo nome a una scuola ci sembra il modo migliore per far germogliare nei giovani alunni la curiosità di riscoprire la cultura e il ricordo di un passato che non devono andare perduti». 

«La Città di Parabiago è davvero ricca di personaggi, storia e cultura -afferma con entusiasmo l’assessore alla Cultura Barbara Benedettelli- Poter lasciare un segno, un simbolo e anche una testimonianza di chi ha saputo, se vogliamo anche umilmente, dare lustro a questa comunità, è per la nostra amministrazione un piacere, innanzitutto, ma anche un compito doveroso per mantenere viva l’identità del territorio».

Redazione