Grande credibilità. E meritata sul campo. Questa pennellata di Javorcic restituisce l'esatto ritratto della Pro Patria quest'anno. Una stagione, dice il mister - destinata a rimanere nella storia.
Sì, c'è l'amarezza in prima battuta dopo la sconfitta contro la Juve U23 al primo turno (LEGGI QUI).
«I ragazzi sono stati commoventi, viste le difficoltà, ci abbiamo creduto. La partita è cambiata quando dopo la nostra traversa, ha segnato il gol l'avversario». Alla Pro mancavano giocatori importanti per gli infortuni e a voler andare a guardare le formazioni in campo nel primo tempo, ancora una volta la patente di giovani è netta per i tigrotti, con solo un giocatore di (fine) anni Ottanta, mentre gli altri avevano anche un classe '85.
Ma non è il tempo delle recriminazioni, non è lo stile di questa Pro, tanto che il mister fa i complimenti agli avversari. Restano le immagini di tutta la stagione, e anche quella di oggi, del tifo trasmesso dalle sagome e dalle maglie con tanti nomi e tante storie.
I tigrotti meritavano un finale diverso, questo sì. Ma c'è un libro ancora tutto da scrivere, se Busto guarda dentro queste pagine fitte di dedizione e orgoglio e se le prende a cuore, davvero.