«Si continua a morire di lavoro». Fa una riflessione e chiede un intervento La Sinistra Chiara, che sostiene la candidata sindaco Chiara Guzzo.
«Maggio 2021 e morire sul posto di lavoro, anche a Busto Arsizio e a farne le spese è un lavoratore di 49 anni, Christian Martinelli, padre di due bambine» scrive il gruppo. Oggi c'è stato il presidio dei sindacati, con incontro dal prefetto (LEGGI QUI).
«Nonostante le solite retoriche promesse dei diversi governi a vario titolo, date in pasto all’opinione pubblica, si continua a morire di lavoro - si afferma in una nota -. Qualche giorno fa a Prato un’altra operaia, Luana D’Orazio, è stata schiacciata da un telaio meccanico, aveva 22 anni ed era madre di un bambino di 5 anni». Anche in provincia di Bergamo è morto un lavoratore.
La Sinistra Chiara afferma ancora che «la pandemia ha scoperchiato anche questa fragilità... Nelle fabbriche, nei cantieri, nei campi, nelle strade, la strage nell'ultimo anno si è inasprita perché ha interessato in modo tragico e cruento anche i lavoratori della sanità». E accusa anche i governi di aver tagliato il personale per le ispezioni nei luoghi di lavoro negli ultimi vent'anni.
Nel tempo dell'industria 4.0, la lista non vede questo viaggio nel futuro, anzi. La conclusione: «Se, come diceva un film “la classe operaia va in Paradiso”, ciò allevia poco il dolore delle persone vicine alle vittime né salva dalle responsabilità di un intero sistema. Che si renda giustizia alla loro morte restituendo al lavoro la centralità che la nostra Costituzione detta e la dignità che spetta ad ogni uomo e donna che per i propri cari e per la società si impegna dentro al diritto-dovere chiamato lavoro».