Meno due al Giro d'Italia e noi viviamo questa antivigilia insieme a Ivan Basso che è da due giorni a Torino insieme alla sua Eolo-Kometa in vista della crono individuale d'apertura di 8,6 chilometri.
L'emozione e l'adrenalina sono quelle di sempre per il campione cassanese due volte in trionfo in maglia rosa (2006 e 2010). Stavolta Basso guida il suo team blu di otto corridori e, quindi, ha una responsabilità ancora più grande. «E' la corsa più bella del mondo nel Paese più bello del mondo - esordisce Ivan con quel sorriso e quella serenità contagiosi di cui solo lui è capace - per me è la prima volta in cui partecipo al Giro da responsabile di una squadra. È un'emozione nuova che cercherò di trasmettere a tutti i ragazzi e allo staff per permetterci di fare qualcosa di speciale».
«La nostra squadra dovrà e potrà lottare ogni giorno - prosegue Ivan - Non abbiamo un uomo che può vincere il Giro ma abbiamo coraggio, voglia di stupire e crescere. E cresci se corri con i più bravi. Qualche volta le fughe arrivano e non sempre vincono i corridori più forti: se non lo sei o non lo siamo, dobbiamo avere più fegato, più tenacia e dobbiamo provarci più degli altri, andando a cercare fortuna».
«Spesso mi chiedono qual è l'obiettivo - conclude Ivan - affermare che faremo un buon Giro è un po' girare attorno alla questione senza dire nulla di concreto. Per noi fare un buon Giro significa vincere una tappa ed essere protagonisti anche in altre».
«Amici di VareseNoi e dell'Informazione, seguiteci» chiude Basso. Lo faremo sicuramente, soffiando alle spalle dei ciclisti della Eolo-Kometa per spingerli verso quel traguardo-sogno che, conoscendo l'indole vincente e la tempra di Ivan, verrà sicuramente tagliato.
Il video di Ivan Basso e Francesco Caielli, che seguirà il Giro accanto a lui e che ringraziamo, per i nostri lettori.