Varese - 06 maggio 2021, 12:38

Stefano Clerici (Varese Ideale): «Massima solidarietà al bar sanzionato in via Cavallotti»

Il consigliere comunale chiede che «l’impiego delle forze dell’ordine nelle situazioni di vera emergenza»

La recente notizia che ha visto un bar della “Piccola Brera” di Varese sanzionato con una multa di 400euro e la chiusura per 5 giorni dell’attività (leggi QUI), «è l’ennesima dimostrazione di mal gestione dell’attuale situazione, oltre che di un ennesimo attacco al commercio e ai lavoratori della città già in grave crisi per le regole illogiche che si continuano a imporre», così il consigliere comunale Stefano Clerici (Varese Ideale).

«Abbiamo appreso con stupore della sanzione elevata alla Maison Joujou, un esercente che lavora sempre in modo corretto e nel massimo rispetto anche delle regole più scellerate che esistano, come quella del coprifuoco e della chiusura dei locali ad orari assurdi. E’ una sanzione ingiusta (perché il locale era effettivamente chiuso al pubblico e la gente sostava all’esterno senza consumare) e illogica, ma soprattutto è triste vedere le forze dell’ordine impiegate in massa nel controllo e nel sanzionamento di lavoratori che quotidianamente faticano per sopravvivere a questa follia che dura ormai da più di un anno, anziché vederle dispiegate laddove effettivamente serve».

Clerici sottolinea come sia urgente impiegare Polizia e Carabinieri in modo più preciso e puntuale laddove sono davvero necessari: «Sono certo che le stesse forze dell’ordine preferirebbero essere utilizzate per il controllo del territorio, un territorio sempre più allo sbando che necessita di una presenza reale e tangibile oltreché di un controllo vero, quotidiano e capillare. Piazza Repubblica è ancora peggio di quando non c’era il mercato e gli spacciatori proliferano indisturbati, la zona delle stazioni è totalmente fuori controllo, in pieno centro si registrano quotidianamente episodi di risse tra extracomunitari e bande di ragazzini».

Conclude Clerici: «Massima solidarietà all’esercente colpito da questa sanzione liberticida. Bisogna tenere duro, anche se è sempre più difficile, e lottare perché queste regole assurde ed illogiche vengano abrogate nel più breve tempo possibile. Ne va della sopravvivenza del commercio, della nostra economia e della gente che lavora onestamente. Occorre tornare al più presto alla normalità, visto che i dati lo consentono. Non ha senso continuare con queste operazioni di psico-polizia che non servono a nulla e sono dannose per tutti, non da ultimo per il morale di chi lotta per sopravvivere. La politica nazionale batta un colpo immediatamente».

Redazione