La recente notizia che ha visto un bar della “Piccola Brera” di Varese sanzionato con una multa di 400euro e la chiusura per 5 giorni dell’attività (leggi QUI), «è l’ennesima dimostrazione di mal gestione dell’attuale situazione, oltre che di un ennesimo attacco al commercio e ai lavoratori della città già in grave crisi per le regole illogiche che si continuano a imporre», così il consigliere comunale Stefano Clerici (Varese Ideale).
«Abbiamo appreso con stupore della sanzione elevata alla Maison Joujou, un esercente che lavora sempre in modo corretto e nel massimo rispetto anche delle regole più scellerate che esistano, come quella del coprifuoco e della chiusura dei locali ad orari assurdi. E’ una sanzione ingiusta (perché il locale era effettivamente chiuso al pubblico e la gente sostava all’esterno senza consumare) e illogica, ma soprattutto è triste vedere le forze dell’ordine impiegate in massa nel controllo e nel sanzionamento di lavoratori che quotidianamente faticano per sopravvivere a questa follia che dura ormai da più di un anno, anziché vederle dispiegate laddove effettivamente serve».
Clerici sottolinea come sia urgente impiegare Polizia e Carabinieri in modo più preciso e puntuale laddove sono davvero necessari: «Sono certo che le stesse forze dell’ordine preferirebbero essere utilizzate per il controllo del territorio, un territorio sempre più allo sbando che necessita di una presenza reale e tangibile oltreché di un controllo vero, quotidiano e capillare. Piazza Repubblica è ancora peggio di quando non c’era il mercato e gli spacciatori proliferano indisturbati, la zona delle stazioni è totalmente fuori controllo, in pieno centro si registrano quotidianamente episodi di risse tra extracomunitari e bande di ragazzini».
Conclude Clerici: «Massima solidarietà all’esercente colpito da questa sanzione liberticida. Bisogna tenere duro, anche se è sempre più difficile, e lottare perché queste regole assurde ed illogiche vengano abrogate nel più breve tempo possibile. Ne va della sopravvivenza del commercio, della nostra economia e della gente che lavora onestamente. Occorre tornare al più presto alla normalità, visto che i dati lo consentono. Non ha senso continuare con queste operazioni di psico-polizia che non servono a nulla e sono dannose per tutti, non da ultimo per il morale di chi lotta per sopravvivere. La politica nazionale batta un colpo immediatamente».